Il presente lavoro di ricerca dal titolo “Corporeità, didattica e disabilità. Prospettive di ricerca sull’uso della Lingua Italiana dei Segni” analizza l'excursus storico, educativo e normativo della lingua dei segni attraverso una metodologia teorica – argomentativa a carattere descrittivo – comparativo, fino a giungere alle attuali prospettive di ricerca che confermano le potenzialità dell'esperienza corporea come possibile strumento di facilitazione dei processi formativi a supporto della didattica grazie anche all'uso di innovativi software didattici, come il “Software di Dattilologia Fonologica Bimanuale” approvato dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca. In sintesi il lavoro analizza, dopo un breve excursus storico sull'educazione dei sordi sia all'estero che nel nostro paese, la lingua dei segni con i suoi parametri formazionali (luogo, orientamento, configurazione, movimento) e componenti non manuali (la postura del corpo, gli spostamenti degli occhi, del capo, delle spalle e dell'espressione del viso), permettendo di evidenziare la loro multi planarità ovvero l'impiego dello spazio segnico (che si amplia dalla parte estrema del capo alla vita e da una spalla all'altra) nelle sue 4 dimensioni: le tre dimensioni spaziali accessibili al corpo del segnante (avanti-dietro; sopra-sotto; destra-sinistra) e la dimensione temporale (il tempo di produzione del segnato-enunciato). .. [a cura dell'Autore]
Corporeità, didattica e disabilità. Prospettive di ricerca sull’uso della lingua italiana dei segni / Gilda Cecoro , 2014 Apr 30., Anno Accademico 2012 - 2013. [10.14273/unisa-282].
Corporeità, didattica e disabilità. Prospettive di ricerca sull’uso della lingua italiana dei segni
Cecoro, Gilda
2014
Abstract
Il presente lavoro di ricerca dal titolo “Corporeità, didattica e disabilità. Prospettive di ricerca sull’uso della Lingua Italiana dei Segni” analizza l'excursus storico, educativo e normativo della lingua dei segni attraverso una metodologia teorica – argomentativa a carattere descrittivo – comparativo, fino a giungere alle attuali prospettive di ricerca che confermano le potenzialità dell'esperienza corporea come possibile strumento di facilitazione dei processi formativi a supporto della didattica grazie anche all'uso di innovativi software didattici, come il “Software di Dattilologia Fonologica Bimanuale” approvato dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca. In sintesi il lavoro analizza, dopo un breve excursus storico sull'educazione dei sordi sia all'estero che nel nostro paese, la lingua dei segni con i suoi parametri formazionali (luogo, orientamento, configurazione, movimento) e componenti non manuali (la postura del corpo, gli spostamenti degli occhi, del capo, delle spalle e dell'espressione del viso), permettendo di evidenziare la loro multi planarità ovvero l'impiego dello spazio segnico (che si amplia dalla parte estrema del capo alla vita e da una spalla all'altra) nelle sue 4 dimensioni: le tre dimensioni spaziali accessibili al corpo del segnante (avanti-dietro; sopra-sotto; destra-sinistra) e la dimensione temporale (il tempo di produzione del segnato-enunciato). .. [a cura dell'Autore]I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


