L’avvento del paradigma dell’Internet of Things (IoT) ha dato vita ad un nuovo mondo di opportunità, portando con sé una nuova comprensione degli oggetti e della tecnologia che, oggi, ci circonda. In effetti, soprattutto negli ambienti domestici, c’è una vera e propria rivoluzione digitale degli oggetti con cui gli utenti interagiscono quotidianamente. Pertanto, dispositivi come luci, televisori, telecamere, serrature e prese elettriche stanno espandendo il loro insieme di caratteristiche fisiche e tecniche attese da tali dispositivi con l’aggiunta di funzionalità "intelligenti", rese possibili dalla fornitura di tali dispositivi con la connettività Internet. L’attivazione e la gestione di questi dispositivi, quindi, possono essere coordinate in modo remoto, tramite smartphone o tramite assistenti vocali come Amazon Alexa o Google Home. Essendo i dispositivi eternamente connessi a Internet, non smettono mai di raccogliere, elaborare e inviare dati dell’ambiente in cui sono collocati. Ad esempio, un sensore di temperatura può inviare in qualsiasi momento aggiornamenti sullo stato dell’ambiente, direttamente sul smartphone dell’utente, oppure una telecamera può fornire, in qualsiasi momento, un’immagine in diretta dell’appartamento. Inoltre, tali dispositivi possono essere configurati per fornire un’automazione vera e propria che viene attivata in risposta all’occorrenza di determinate condizioni. Questo aspetto è proprio tra quelli più importanti offerti dalla tecnologia IoT; infatti, l’interoperabilità che può essere stabilita tra diversi dispositivi IoT e/o la comunicazione con diversi servizi web è in grado di semplificare radicalmente la vita quotidiana degli utenti che ne fanno uso. Recentemente, abbiamo assistito alla comparsa di diverse piattaforme specificamente progettate per semplificare la definizione, da parte degli utenti finali, dell’automazione, basata sull’interazione tra dispositivi e servizi in un ambiente intelligente. Tra queste piattaforme, quelle più popolari sono quelle che forniscono una rielaborazione del paradigma Trigger-Action, ovvero la capacità di definire automatismi specificando l’evento (o trigger) e viii l’azione. Il primo componente stabilisce il tipo di evento per il quale l’automazione viene attivata se le condizioni sono soddisfatte. Invece, il secondo componente si riferisce all’operazione da eseguire per completare l’automazione. Tali piattaforme prendono il nome di piattaforme Trigger-Action (TAP). [a cura dell'Autore]
Security and Privacy Concerns within Smart Environments: User-Centered Approaches for Defining Secure Trigger-Action Programs / Bernardo Breve , 2023 Jun 13., Anno Accademico 2021 - 2022. [10.14273/unisa-5454].
Security and Privacy Concerns within Smart Environments: User-Centered Approaches for Defining Secure Trigger-Action Programs
Breve, Bernardo
2023
Abstract
L’avvento del paradigma dell’Internet of Things (IoT) ha dato vita ad un nuovo mondo di opportunità, portando con sé una nuova comprensione degli oggetti e della tecnologia che, oggi, ci circonda. In effetti, soprattutto negli ambienti domestici, c’è una vera e propria rivoluzione digitale degli oggetti con cui gli utenti interagiscono quotidianamente. Pertanto, dispositivi come luci, televisori, telecamere, serrature e prese elettriche stanno espandendo il loro insieme di caratteristiche fisiche e tecniche attese da tali dispositivi con l’aggiunta di funzionalità "intelligenti", rese possibili dalla fornitura di tali dispositivi con la connettività Internet. L’attivazione e la gestione di questi dispositivi, quindi, possono essere coordinate in modo remoto, tramite smartphone o tramite assistenti vocali come Amazon Alexa o Google Home. Essendo i dispositivi eternamente connessi a Internet, non smettono mai di raccogliere, elaborare e inviare dati dell’ambiente in cui sono collocati. Ad esempio, un sensore di temperatura può inviare in qualsiasi momento aggiornamenti sullo stato dell’ambiente, direttamente sul smartphone dell’utente, oppure una telecamera può fornire, in qualsiasi momento, un’immagine in diretta dell’appartamento. Inoltre, tali dispositivi possono essere configurati per fornire un’automazione vera e propria che viene attivata in risposta all’occorrenza di determinate condizioni. Questo aspetto è proprio tra quelli più importanti offerti dalla tecnologia IoT; infatti, l’interoperabilità che può essere stabilita tra diversi dispositivi IoT e/o la comunicazione con diversi servizi web è in grado di semplificare radicalmente la vita quotidiana degli utenti che ne fanno uso. Recentemente, abbiamo assistito alla comparsa di diverse piattaforme specificamente progettate per semplificare la definizione, da parte degli utenti finali, dell’automazione, basata sull’interazione tra dispositivi e servizi in un ambiente intelligente. Tra queste piattaforme, quelle più popolari sono quelle che forniscono una rielaborazione del paradigma Trigger-Action, ovvero la capacità di definire automatismi specificando l’evento (o trigger) e viii l’azione. Il primo componente stabilisce il tipo di evento per il quale l’automazione viene attivata se le condizioni sono soddisfatte. Invece, il secondo componente si riferisce all’operazione da eseguire per completare l’automazione. Tali piattaforme prendono il nome di piattaforme Trigger-Action (TAP). [a cura dell'Autore]I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


