La Rivoluzione cubana fu una rivoluzione globale, generazionale e profondamente politica; essa penetrò i costumi della società, gli stili di vita, il modo di vestire, di scrivere, di cantare e di viaggiare. All’interno del contesto multipolare e frenetico della Guerra Fredda il suo caso assunse una dimensione e un’estensione inaspettata e dirompente: solo pochi paesi furono immuni dal suo messaggio e dalle sue attività. La sua forza fu travolgente. Lo spazio dell’America Latina e l’arena della sinistra furono i due campi in cui essa maggiormente si materializzò come elemento di frattura. In questo contesto, il presente lavoro di tesi ha approfondito le dinamiche connesse alla circolazione dell’esempio cubano all’interno della Colombia, che risulta essere un caso di studio emblematico, per quanto esso abbia influito sulla sua struttura statuale, sulla sua società, sul campo largo della sinistra politica e sui movimenti sovversivi al suo interno. Dal punto di vista storiografico, questo lavoro rappresenta un contributo, all’interno del campo di ricerca della storia politica, delle istituzioni e dei conflitti, alla comprensione delle dinamiche che oscillano tra pratiche politiche sfociate in forti contese per il potere e allo stesso tempo, il modo in cui si costruiscono immaginari in costante tensione intorno a fenomeni politici concreti, come in questo caso, la Rivoluzione cubana. In particolare la prima e la seconda parte della tesi sono dedicate alle dinamiche storico-politiche della Colombia, della sinistra internazionale e della sinistra colombiana. La Colombia, ancora sconvolta dai traumi del cosiddetto periodo della Violencia e reduce dalla conclusione dell’esperienza militare del Generale Gustavo Rojas Pinilla, fu condotta verso una pacificazione istituzionale dai suoi principali partiti, il Partito Liberale e il Partito Conservatore, che prese il nome di Frente Nacional. La contemporanea vittoria dei rivoluzionari a Cuba fu un ulteriore trauma per il Paese e intere categorie sociali, dagli studenti ai lavoratori, dalle classi medie ai partiti politici, dai sacerdoti ai contadini, durante gli anni Sessanta, furono assorbiti da questo vortice che inoltre imperversava in tutto il continente. Il problema della ricerca, approfondito nella terza e nella quarta parte della tesi nel rapporto tra storia culturale e storia politica, riguarda quindi le modalità con le quali la “frattura” rappresentata dalla Rivoluzione cubana permeò a vario titolo l'intera vita della Colombia nella circolazione di idee, nelle pratiche, nelle narrazioni e nella costruzione di immaginari che furono campo di disputa per vari attori sociali e nella formazione ideologica e materiale dei movimenti partitici, sociali e guerriglieri. L’immaginario cubano che si costruì fu il frutto di un lavoro mirato da parte del governo isolano, che fece veicolare il proprio messaggio attraverso i numerosi mass media dell’epoca: riviste, giornali, documentari, film, libri, radio. Gli attori culturali colombiani ripresero questa narrazione e si resero vettori di questa dinamica attraverso gli strumenti culturali a loro disposizione. La tesi di questo lavoro sostiene che in Colombia, nel periodo compreso tra il 1958 e il 1974, fu costruita una complessa narrazione intorno alla Rivoluzione cubana, che raggiunse dimensioni di massa. Gli elementi che compongono questa narrazione servirono a legittimare la causa di coloro che volevano seguire «l'esempio cubano» e di coloro che volevano contrastarlo. Le riviste e i periodici analizzati nel testo, (Mito, Documentos Políticos, Voz de la Democracia e El Tiempo), svolsero un ruolo di agenti consapevoli nella diffusione dei successi e delle sconfitte, delle proposte e degli errori, delle realizzazioni e delle difficoltà del governo di Fidel Castro. Queste pubblicazioni crearono pertanto un’opinione pubblica, la istruirono e la manovrarono, partecipando attivamente alla circolazione interna della sua narrazione e alla mobilitazione collettiva che essa generò. [a cura dell'Autore]

La rivoluzione cubana in Colombia (1958-1974) / Vincenzo Pedace , 2021 Jul 11., Anno Accademico 2019 - 2020. [10.14273/unisa-4558].

La rivoluzione cubana in Colombia (1958-1974)

Pedace, Vincenzo
2021

Abstract

La Rivoluzione cubana fu una rivoluzione globale, generazionale e profondamente politica; essa penetrò i costumi della società, gli stili di vita, il modo di vestire, di scrivere, di cantare e di viaggiare. All’interno del contesto multipolare e frenetico della Guerra Fredda il suo caso assunse una dimensione e un’estensione inaspettata e dirompente: solo pochi paesi furono immuni dal suo messaggio e dalle sue attività. La sua forza fu travolgente. Lo spazio dell’America Latina e l’arena della sinistra furono i due campi in cui essa maggiormente si materializzò come elemento di frattura. In questo contesto, il presente lavoro di tesi ha approfondito le dinamiche connesse alla circolazione dell’esempio cubano all’interno della Colombia, che risulta essere un caso di studio emblematico, per quanto esso abbia influito sulla sua struttura statuale, sulla sua società, sul campo largo della sinistra politica e sui movimenti sovversivi al suo interno. Dal punto di vista storiografico, questo lavoro rappresenta un contributo, all’interno del campo di ricerca della storia politica, delle istituzioni e dei conflitti, alla comprensione delle dinamiche che oscillano tra pratiche politiche sfociate in forti contese per il potere e allo stesso tempo, il modo in cui si costruiscono immaginari in costante tensione intorno a fenomeni politici concreti, come in questo caso, la Rivoluzione cubana. In particolare la prima e la seconda parte della tesi sono dedicate alle dinamiche storico-politiche della Colombia, della sinistra internazionale e della sinistra colombiana. La Colombia, ancora sconvolta dai traumi del cosiddetto periodo della Violencia e reduce dalla conclusione dell’esperienza militare del Generale Gustavo Rojas Pinilla, fu condotta verso una pacificazione istituzionale dai suoi principali partiti, il Partito Liberale e il Partito Conservatore, che prese il nome di Frente Nacional. La contemporanea vittoria dei rivoluzionari a Cuba fu un ulteriore trauma per il Paese e intere categorie sociali, dagli studenti ai lavoratori, dalle classi medie ai partiti politici, dai sacerdoti ai contadini, durante gli anni Sessanta, furono assorbiti da questo vortice che inoltre imperversava in tutto il continente. Il problema della ricerca, approfondito nella terza e nella quarta parte della tesi nel rapporto tra storia culturale e storia politica, riguarda quindi le modalità con le quali la “frattura” rappresentata dalla Rivoluzione cubana permeò a vario titolo l'intera vita della Colombia nella circolazione di idee, nelle pratiche, nelle narrazioni e nella costruzione di immaginari che furono campo di disputa per vari attori sociali e nella formazione ideologica e materiale dei movimenti partitici, sociali e guerriglieri. L’immaginario cubano che si costruì fu il frutto di un lavoro mirato da parte del governo isolano, che fece veicolare il proprio messaggio attraverso i numerosi mass media dell’epoca: riviste, giornali, documentari, film, libri, radio. Gli attori culturali colombiani ripresero questa narrazione e si resero vettori di questa dinamica attraverso gli strumenti culturali a loro disposizione. La tesi di questo lavoro sostiene che in Colombia, nel periodo compreso tra il 1958 e il 1974, fu costruita una complessa narrazione intorno alla Rivoluzione cubana, che raggiunse dimensioni di massa. Gli elementi che compongono questa narrazione servirono a legittimare la causa di coloro che volevano seguire «l'esempio cubano» e di coloro che volevano contrastarlo. Le riviste e i periodici analizzati nel testo, (Mito, Documentos Políticos, Voz de la Democracia e El Tiempo), svolsero un ruolo di agenti consapevoli nella diffusione dei successi e delle sconfitte, delle proposte e degli errori, delle realizzazioni e delle difficoltà del governo di Fidel Castro. Queste pubblicazioni crearono pertanto un’opinione pubblica, la istruirono e la manovrarono, partecipando attivamente alla circolazione interna della sua narrazione e alla mobilitazione collettiva che essa generò. [a cura dell'Autore]
11-lug-2021
Studi letterari, linguistici e storici
Guerriglia
Colombia
Cuba
Pinto, Carmine
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11386/4924342
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