Il presente lavoro ha come focus la convergenza tra lo studio del linguaggio e il campo delle Neuroscienze. Nello specifico, la cornice concettuale di questo lavoro affonda le proprie radici nell’approccio analitico-comportamentale. Il principale scopo del lavoro è quello di combinare i differenti usi funzionali del linguaggio con le tecnologie proprie delle Neuroscienze, in particolare del Neuroimaging, creando così una disciplina capace di raccogliere l’eredità lasciataci da Skinner, relativa al trattamento dei comportamenti “covert” (privati), al pari di quelli “overt” (pubblici). Gli strumenti forniti dal mondo delle Neuroscienze e i loro continui avanzamenti possono adesso finalmente incontrare le aspettative di Skinner. I dati presentati nel mio lavoro possono aprire nuove prospettive di insegnamento e suggerire possibili procedure di insegnamento di abilità verbali a pazienti con disabilità cognitiva o disturbi dell’apprendimento e così trasferire queste nuove modalità di insegnamento alla “terapia” di altri tipi di deficit, al di là di quelli linguistici. [a cura dell'Autore]
Language as complex verbal behavior: experimental evidence and possible clinical implications / Michele Ianniello , 2021 Jul 28., Anno Accademico 2019 - 2020. [10.14273/unisa-4583].
Language as complex verbal behavior: experimental evidence and possible clinical implications
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2021
Abstract
Il presente lavoro ha come focus la convergenza tra lo studio del linguaggio e il campo delle Neuroscienze. Nello specifico, la cornice concettuale di questo lavoro affonda le proprie radici nell’approccio analitico-comportamentale. Il principale scopo del lavoro è quello di combinare i differenti usi funzionali del linguaggio con le tecnologie proprie delle Neuroscienze, in particolare del Neuroimaging, creando così una disciplina capace di raccogliere l’eredità lasciataci da Skinner, relativa al trattamento dei comportamenti “covert” (privati), al pari di quelli “overt” (pubblici). Gli strumenti forniti dal mondo delle Neuroscienze e i loro continui avanzamenti possono adesso finalmente incontrare le aspettative di Skinner. I dati presentati nel mio lavoro possono aprire nuove prospettive di insegnamento e suggerire possibili procedure di insegnamento di abilità verbali a pazienti con disabilità cognitiva o disturbi dell’apprendimento e così trasferire queste nuove modalità di insegnamento alla “terapia” di altri tipi di deficit, al di là di quelli linguistici. [a cura dell'Autore]I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


