Il saggio riconsidera il castello di Cosenza come presidio strategico della Val di Crati e come cantiere articolato tra età normanna, sveva e angioina. Attraverso una lettura critica della storiografia e un confronto tra fonti scritte, dati archeologici e analisi degli elevati, vengono messe in discussione le ipotesi sulle origini dell’insediamento e sul ruolo di un presunto castrum vetus. Particolare attenzione è riservata alla fase sveva, riletta alla luce del diploma del 1239 e dei confronti con i modelli pugliesi, e alle successive trasformazioni angioine, che attestano un processo costruttivo lungo e stratificato.
Il “castrum” di Cosenza : presidio della Val di Crati ed episodio di committenza svevo-angioina sul Pancrazio
Lorenzo Mercuri
2025
Abstract
Il saggio riconsidera il castello di Cosenza come presidio strategico della Val di Crati e come cantiere articolato tra età normanna, sveva e angioina. Attraverso una lettura critica della storiografia e un confronto tra fonti scritte, dati archeologici e analisi degli elevati, vengono messe in discussione le ipotesi sulle origini dell’insediamento e sul ruolo di un presunto castrum vetus. Particolare attenzione è riservata alla fase sveva, riletta alla luce del diploma del 1239 e dei confronti con i modelli pugliesi, e alle successive trasformazioni angioine, che attestano un processo costruttivo lungo e stratificato.File in questo prodotto:
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