L'articolo svolge un confronto tra la logica dei sensi di Herder e l'estesiologia di Plessner. Di Herder viene in particolare esaminata la "Metacritica della ragion pura", opera dove si sottopone la prima Critica kantiana a una serrata discussione da un prospettiva genetica: come si formano i concetti e le categorie a partire da una esperienza sensibile non amorfa ma differenziata e rivelatrice. Anche Plessner, nella "Unità dei sensi" e nella "Antropologia dei sensi" assume una prospettiva simile, e si avvicina ulteriormente a Herder allorché vede nello "schematismo" il momento centrale della sintesi tra intelletto e sensibilità. Per entrambi non è utile né possibile considerare l'intelletto, le categorie, la logica, al di là delle operazioni di schematizzazione dei dati sensoriali. La logica è una grammatica, e questa grammatica è produttiva (svolge una funzione autenticamente trascendentale) se resta collegata al corpo e ai sensi: se mantiene un carattere rivelatore e universalizzante dell'esperienza naturale.
Critica dei sensi e critica dello schematismo trascendentale in Herder e Plessner
RUSSO, MARCO
2003-01-01
Abstract
L'articolo svolge un confronto tra la logica dei sensi di Herder e l'estesiologia di Plessner. Di Herder viene in particolare esaminata la "Metacritica della ragion pura", opera dove si sottopone la prima Critica kantiana a una serrata discussione da un prospettiva genetica: come si formano i concetti e le categorie a partire da una esperienza sensibile non amorfa ma differenziata e rivelatrice. Anche Plessner, nella "Unità dei sensi" e nella "Antropologia dei sensi" assume una prospettiva simile, e si avvicina ulteriormente a Herder allorché vede nello "schematismo" il momento centrale della sintesi tra intelletto e sensibilità. Per entrambi non è utile né possibile considerare l'intelletto, le categorie, la logica, al di là delle operazioni di schematizzazione dei dati sensoriali. La logica è una grammatica, e questa grammatica è produttiva (svolge una funzione autenticamente trascendentale) se resta collegata al corpo e ai sensi: se mantiene un carattere rivelatore e universalizzante dell'esperienza naturale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.