Prendendo spunto dalla strategia onomastica degli autori di tragedie (Gravina, Pansuti, Conti) e di poemi epici del primo Settecento, in particolare dalle Tragedie cristiane (1729) di Annibale Marchese e dal suo capolavoro, L’Ermenegildo, l’autrice indaga le contraddizioni di uno dei periodi più complessi della cultura italiana tra Barocco e Razionalismo, interpretate dalla produzione letteraria in chiave allegorica e proiettate sullo sfondo storico del progressivo declino del dominio di Roma, nel momento cruciale in cui avviene lo scontro decisivo per la guida della civiltà occidentale tra mondo latino e nazioni germaniche, romanità e cristianità.
Antroponimi nell'epica e nella tragedia del primo Settecento napoletano
GIULIO, Rosa
2004-01-01
Abstract
Prendendo spunto dalla strategia onomastica degli autori di tragedie (Gravina, Pansuti, Conti) e di poemi epici del primo Settecento, in particolare dalle Tragedie cristiane (1729) di Annibale Marchese e dal suo capolavoro, L’Ermenegildo, l’autrice indaga le contraddizioni di uno dei periodi più complessi della cultura italiana tra Barocco e Razionalismo, interpretate dalla produzione letteraria in chiave allegorica e proiettate sullo sfondo storico del progressivo declino del dominio di Roma, nel momento cruciale in cui avviene lo scontro decisivo per la guida della civiltà occidentale tra mondo latino e nazioni germaniche, romanità e cristianità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.