La nota analizza in chiave critica la sentenza del T.A.R. Campania- Napoli, sez. I, 26 agosto 2003 n. 11259, che s’inserisce nell’ambito del contrasto giurisprudenziale sorto all’interno del Consiglio di Stato. La Sezione di Napoli del T.A.R. Campania, in particolare, espressamente afferma di voler aderire all’orientamento della IV Sezione del Consiglio di Stato, confermando, da un lato, l’esistenza di un dovere precontrattuale di buona fede al quale anche la P.A. è tenuta a conformarsi nella sua attività contrattuale e, dall’altro, la necessità di tutelare il legittimo affidamento - sulla legittimità degli atti e sulla validità del contratto stipulato – ingenerato nell’impresa rimasta aggiudicataria della gara d’appalto il cui bando sia stato dichiarato illegittimo solo dopo la conclusione della procedura
Titolo: | La c.d. buona fede precontrattuale della P.A. e la tutela dell'affidamento |
Autori: | |
Data di pubblicazione: | 2004 |
Rivista: | |
Abstract: | La nota analizza in chiave critica la sentenza del T.A.R. Campania- Napoli, sez. I, 26 agosto 2003 n. 11259, che s’inserisce nell’ambito del contrasto giurisprudenziale sorto all’interno del Consiglio di Stato. La Sezione di Napoli del T.A.R. Campania, in particolare, espressamente afferma di voler aderire all’orientamento della IV Sezione del Consiglio di Stato, confermando, da un lato, l’esistenza di un dovere precontrattuale di buona fede al quale anche la P.A. è tenuta a conformarsi nella sua attività contrattuale e, dall’altro, la necessità di tutelare il legittimo affidamento - sulla legittimità degli atti e sulla validità del contratto stipulato – ingenerato nell’impresa rimasta aggiudicataria della gara d’appalto il cui bando sia stato dichiarato illegittimo solo dopo la conclusione della procedura |
Handle: | http://hdl.handle.net/11386/1062783 |
Appare nelle tipologie: | 1.1.2 Articolo su rivista con ISSN |