Il dibattito sulla corporate governance nasce storicamente nei paesi dell’area anglo-americana in risposta ai problemi creati dalla separa-zione tra proprietà e controllo delle imprese. Il suo oggetto originario è lo studio di soluzioni idonee a prevenire comportamenti devianti da parte della classe manageriale. Rapidamente tale nucleo di contenuti si è arricchito, fino a comprendere ogni aspetto legato all’impatto economico-sociale della grande impresa societaria, rendendo in certa misura indeterminata sul piano scientifico l’espressione. Nel presente lavoro l’attenzione viene focalizzata sui correttivi istituzionali ai disequilibri derivanti da patologici spostamenti del baricentro del potere in favore di alcune categorie soggettive. La limitazione operata riconduce pertanto, per molti aspetti, ai primi contenuti del dibattito. Nella letteratura internazionale in tema di corporate governance è possibile riscontrare una tendenza a contrapporre l’impostazione «relazionale» e quella «di mercato», leggendo in esse dei modelli estremi di riferimento. Si analizzano pertanto i riflessi che tali impostazioni determinano sui meccanismi di controllo societario. Si tenta poi una interpretazione delle determinanti ambientali a monte dei più significativi aspetti di diversità. Alla luce delle identificate relazioni e delle caratteristiche che rispetto ad esse rendono peculiare il contesto italiano, si fornisce una lettura critica delle scelte recentemente operate in via normativo-legale nel nostro paese.

L'AREA DEL CONTROLLO NEI MODELLI DI CORPORATE GOVERNANCE - PRINCIPI E MECCANISMI

TARTAGLIA POLCINI, Paolo
2000-01-01

Abstract

Il dibattito sulla corporate governance nasce storicamente nei paesi dell’area anglo-americana in risposta ai problemi creati dalla separa-zione tra proprietà e controllo delle imprese. Il suo oggetto originario è lo studio di soluzioni idonee a prevenire comportamenti devianti da parte della classe manageriale. Rapidamente tale nucleo di contenuti si è arricchito, fino a comprendere ogni aspetto legato all’impatto economico-sociale della grande impresa societaria, rendendo in certa misura indeterminata sul piano scientifico l’espressione. Nel presente lavoro l’attenzione viene focalizzata sui correttivi istituzionali ai disequilibri derivanti da patologici spostamenti del baricentro del potere in favore di alcune categorie soggettive. La limitazione operata riconduce pertanto, per molti aspetti, ai primi contenuti del dibattito. Nella letteratura internazionale in tema di corporate governance è possibile riscontrare una tendenza a contrapporre l’impostazione «relazionale» e quella «di mercato», leggendo in esse dei modelli estremi di riferimento. Si analizzano pertanto i riflessi che tali impostazioni determinano sui meccanismi di controllo societario. Si tenta poi una interpretazione delle determinanti ambientali a monte dei più significativi aspetti di diversità. Alla luce delle identificate relazioni e delle caratteristiche che rispetto ad esse rendono peculiare il contesto italiano, si fornisce una lettura critica delle scelte recentemente operate in via normativo-legale nel nostro paese.
2000
9788813229344
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11386/1063986
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