L’impego di mezzi di riproduzione fonografica o audiovisiva costituisce una regola fondamentale per la documentazione dell’interrogatorio della persona che si trovi a qualsiasi titolo in stato di detenzione e che non si svolga in udienza. La nuova disciplina tende a scoraggiare in un’ottica eminentemente garantista, da un lato, le possibili pressioni psicologiche sul soggetto sottoposto ad interrogatorio con elusione delle regole che disciplinano tale atto; dall’altro ,le strumentalizzazioni che potrebbero essere operate dalla difesa che dichiari di aver subito delle “indebite pressioni” da parte dell’autorità procedente nel corso dell’interrogatorio.
Titolo: | La riproduzione fonografica ed audiovisiva ex art. 141 bis c.p.p. tra dubbi interpretativi ed esigenze di garanzia | |
Autori: | ||
Data di pubblicazione: | 2005 | |
Rivista: | ||
Abstract: | L’impego di mezzi di riproduzione fonografica o audiovisiva costituisce una regola fondamentale per la documentazione dell’interrogatorio della persona che si trovi a qualsiasi titolo in stato di detenzione e che non si svolga in udienza. La nuova disciplina tende a scoraggiare in un’ottica eminentemente garantista, da un lato, le possibili pressioni psicologiche sul soggetto sottoposto ad interrogatorio con elusione delle regole che disciplinano tale atto; dall’altro ,le strumentalizzazioni che potrebbero essere operate dalla difesa che dichiari di aver subito delle “indebite pressioni” da parte dell’autorità procedente nel corso dell’interrogatorio. | |
Handle: | http://hdl.handle.net/11386/1066776 | |
Appare nelle tipologie: | 1.1.2 Articolo su rivista con ISSN |