Il cinema ci “parla” anche per metafore. Le sue immagini, sin dalle origini, hanno dimostrato questa essenziale attitudine, rinnovando concezioni e idee sulla realtà e l’immaginario, la rappresentazione e il racconto, la visione e il sapere. Seguendo il filo della metaforicità filmica, il volume di Gino Frezza ricostruisce un patrimonio di forme della cultura che ha condizionato la vicenda delle arti e dei linguaggi del Novecento. L’autore definisce una vasta galleria di immagini e di modalità con cui il cinema realizza metafore complesse e multidimensionali. Queste collegano e tessono varchi fra visibile e invisibile, figurativo e narrativo, verbale e non verbale, politico e impolitico, quotidiano e straordinario, globale e locale, soggettivo e oggettivo, mediale e tecnologico, culturale e naturale, razionale e affettivo, universale e individuale. Quattro le categorie individuate, che danno il titolo ad altrettanti capitoli: le metafore del corpo; le metafore dello spazio-tempo; le metafore oggettuali; e infine quelle della sfera morale. Moltissimi i film presi in esame, elencati alla fine del testo in un’ampia filmografia che attraversa la storia del cinema classico, moderno e contemporaneo. Frezza nota infine come la tempra metaforica del cinema classico e contemporaneo si sia modificata nel regime delle tecnologie multimediali e digitali, da una parte rinnovando sapientemente le sue forme tradizionali, dall’altra innescando caratteri e temi dell’immaginario del futuro.
EFFETTO NOTTE. Le metafore del cinema
FREZZA, Luigi
2006-01-01
Abstract
Il cinema ci “parla” anche per metafore. Le sue immagini, sin dalle origini, hanno dimostrato questa essenziale attitudine, rinnovando concezioni e idee sulla realtà e l’immaginario, la rappresentazione e il racconto, la visione e il sapere. Seguendo il filo della metaforicità filmica, il volume di Gino Frezza ricostruisce un patrimonio di forme della cultura che ha condizionato la vicenda delle arti e dei linguaggi del Novecento. L’autore definisce una vasta galleria di immagini e di modalità con cui il cinema realizza metafore complesse e multidimensionali. Queste collegano e tessono varchi fra visibile e invisibile, figurativo e narrativo, verbale e non verbale, politico e impolitico, quotidiano e straordinario, globale e locale, soggettivo e oggettivo, mediale e tecnologico, culturale e naturale, razionale e affettivo, universale e individuale. Quattro le categorie individuate, che danno il titolo ad altrettanti capitoli: le metafore del corpo; le metafore dello spazio-tempo; le metafore oggettuali; e infine quelle della sfera morale. Moltissimi i film presi in esame, elencati alla fine del testo in un’ampia filmografia che attraversa la storia del cinema classico, moderno e contemporaneo. Frezza nota infine come la tempra metaforica del cinema classico e contemporaneo si sia modificata nel regime delle tecnologie multimediali e digitali, da una parte rinnovando sapientemente le sue forme tradizionali, dall’altra innescando caratteri e temi dell’immaginario del futuro.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.