In molti suoi scritti, in particolar modo ne Le mondain, nella Défense du mondain ou L’apologie du luxe e nei Discours en vers sur l’homme, Voltaire riflette sul tema della felicità umana. Egli si interroga se essa vada considerata come un dono del cielo e della fortuna (nel termine bonheur, così come in heureux, è la radice heur, fortuna, di cui heure, ora, è l’origine: da qui le espressioni à la bonne heure, à la mal-heure) o sia il frutto di una disciplina dell’animo e del merito individuale, premio, quindi, del vero saggio. Sia quando lega il bonheur al plaisir (lo farà, per esempio ne Le mondain e nella Défense du mondain) o sia quando lo fa coincidere con la vertu (è il caso dei Discours en vers sur l’homme, la cui parola chiave è bienfaisance), Voltaire esprime un’immagine di felicità lontana da ogni ideale assoluto (“sapendo che la felicità pura / non fu mai permessa all’umana natura”), vicina a una dimensione di perfettibilità, intessuta di piccole gioie e di fugaci istanti, che, nella vita, sono fragili come i fiori d’inverno. Anche se non è pura e infinita e duratura, la felicità umana è, per Voltaire, preziosa e rara: preziosa perché rara, rara perché preziosa.
La Felicità mondana
COCCO, Vincenzo
2006
Abstract
In molti suoi scritti, in particolar modo ne Le mondain, nella Défense du mondain ou L’apologie du luxe e nei Discours en vers sur l’homme, Voltaire riflette sul tema della felicità umana. Egli si interroga se essa vada considerata come un dono del cielo e della fortuna (nel termine bonheur, così come in heureux, è la radice heur, fortuna, di cui heure, ora, è l’origine: da qui le espressioni à la bonne heure, à la mal-heure) o sia il frutto di una disciplina dell’animo e del merito individuale, premio, quindi, del vero saggio. Sia quando lega il bonheur al plaisir (lo farà, per esempio ne Le mondain e nella Défense du mondain) o sia quando lo fa coincidere con la vertu (è il caso dei Discours en vers sur l’homme, la cui parola chiave è bienfaisance), Voltaire esprime un’immagine di felicità lontana da ogni ideale assoluto (“sapendo che la felicità pura / non fu mai permessa all’umana natura”), vicina a una dimensione di perfettibilità, intessuta di piccole gioie e di fugaci istanti, che, nella vita, sono fragili come i fiori d’inverno. Anche se non è pura e infinita e duratura, la felicità umana è, per Voltaire, preziosa e rara: preziosa perché rara, rara perché preziosa.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.