L’Europa è in una fase decisiva del suo processo costituente. È difficile immaginare quali assetti istituzionali si consolideranno. A maggior ragione oggi, dopo l’esito dei referendum in Francia e Olanda. Questo passaggio e il suo incerto esito sono prevalentemente interpretati secondo categorie e un lessico ben noto: Popolo, Sovranità, Nazione, Legittimità democratica. Proprio questa fragilità politico-istituzionale ha spinto a considerare con maggiore interesse gli aspetti culturali del processo di integrazione europea, a guardare alla “cultura” come ad una straordinaria risorsa da impiegare, insieme alle già consolidate leve economiche e legali, nella costruzione dell’Europa. Le iniziative e le politiche che rafforzano le radici comuni, che creano nuovi simboli e cementano i networks comunicativi tra le istituzioni e i cittadini sono senza dubbio importanti per la costituzione di una sfera pubblica europea capace di superare le differenze esistenti. Meno attenzione è stata prestata invece a quelle politiche ed esperienze che sono diventate altrettanto importanti e che attengono ai mutamenti nella sfera pubblica legati all’introduzione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (Ict). Una consapevolezza del valore strategico di queste policies la si rintraccia nei piani d’azione dell’Ue, in particolare, ma non solo, nel piano eEuropa. Scopo del paper è avviare una riflessione su questa problematica a partire dal significato delle politiche e delle esperienze di e-democracy per i processi di costituzionalizzazione europea.

La rivoluzione digitale e i processi di costituzionalizzazione in Europa. L'e-democracy tra ideologia e pratiche istituzionali

AMORETTI, Francesco
2006-01-01

Abstract

L’Europa è in una fase decisiva del suo processo costituente. È difficile immaginare quali assetti istituzionali si consolideranno. A maggior ragione oggi, dopo l’esito dei referendum in Francia e Olanda. Questo passaggio e il suo incerto esito sono prevalentemente interpretati secondo categorie e un lessico ben noto: Popolo, Sovranità, Nazione, Legittimità democratica. Proprio questa fragilità politico-istituzionale ha spinto a considerare con maggiore interesse gli aspetti culturali del processo di integrazione europea, a guardare alla “cultura” come ad una straordinaria risorsa da impiegare, insieme alle già consolidate leve economiche e legali, nella costruzione dell’Europa. Le iniziative e le politiche che rafforzano le radici comuni, che creano nuovi simboli e cementano i networks comunicativi tra le istituzioni e i cittadini sono senza dubbio importanti per la costituzione di una sfera pubblica europea capace di superare le differenze esistenti. Meno attenzione è stata prestata invece a quelle politiche ed esperienze che sono diventate altrettanto importanti e che attengono ai mutamenti nella sfera pubblica legati all’introduzione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (Ict). Una consapevolezza del valore strategico di queste policies la si rintraccia nei piani d’azione dell’Ue, in particolare, ma non solo, nel piano eEuropa. Scopo del paper è avviare una riflessione su questa problematica a partire dal significato delle politiche e delle esperienze di e-democracy per i processi di costituzionalizzazione europea.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11386/1546637
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