L’incalzante inchiesta di Torquato Tasso sull’essenza della Bellezza e le sue amare riflessioni sulla violenza demoniaca del Potere, nell’inquieto clima del melanconico autunno rinascimentale, sono al centro del lavoro monografico. Sulla base di una metodologia in cui ricerca filosofica e indagine filologica strettamente s’intrecciano e interagiscono sono studiate le componenti della prismatica strategia compositiva del grande poeta e finissimo scrittore di dialoghi, attraverso un rigoroso e serrato confronto con i testi originari greci da Platone a Plotino, con la cultura umanistica in lingua latina dal Ficino al Nifo e con la trattatistica cinquecentesca dal Bembo al Castiglione. Dallo sfondo del mosso quadro storico-letterario, dal taglio comparatistico del suo percorso ermeneutico emerge un profilo articolato di tutta la tensione speculativa – verso l’ardua e problematica definizione dell’origine e dell’identità del Bello – che ha attraversato, nel corso dei secoli, l’intera tradizione classica, dall’antica Grecia all’Italia del Rinascimento. In appendice è l’edizione di un saggio tassiano sulle tre canzoni “sorelle” di G. B. Pigna, riproposto in stretta connessione con gli argomenti svolti nella monografia.
Tasso: inchiesta sulla bellezza. Il Minturno tra "memoria innamorata" e "giovamento degli uomini civili" con la riedizione di T. Tasso, Le considerazioni sopra tre Canzoni di M. Gio. Battista Pigna intitolate le tre Sorelle
GIULIO, Rosa
2006
Abstract
L’incalzante inchiesta di Torquato Tasso sull’essenza della Bellezza e le sue amare riflessioni sulla violenza demoniaca del Potere, nell’inquieto clima del melanconico autunno rinascimentale, sono al centro del lavoro monografico. Sulla base di una metodologia in cui ricerca filosofica e indagine filologica strettamente s’intrecciano e interagiscono sono studiate le componenti della prismatica strategia compositiva del grande poeta e finissimo scrittore di dialoghi, attraverso un rigoroso e serrato confronto con i testi originari greci da Platone a Plotino, con la cultura umanistica in lingua latina dal Ficino al Nifo e con la trattatistica cinquecentesca dal Bembo al Castiglione. Dallo sfondo del mosso quadro storico-letterario, dal taglio comparatistico del suo percorso ermeneutico emerge un profilo articolato di tutta la tensione speculativa – verso l’ardua e problematica definizione dell’origine e dell’identità del Bello – che ha attraversato, nel corso dei secoli, l’intera tradizione classica, dall’antica Grecia all’Italia del Rinascimento. In appendice è l’edizione di un saggio tassiano sulle tre canzoni “sorelle” di G. B. Pigna, riproposto in stretta connessione con gli argomenti svolti nella monografia.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.