Negli ultimi decenni, i mezzi di comunicazione tradizionali sono stati ampiamente integrati dal media informatico che ha assunto un ruolo sempre più determinante nello spazio comportamentale e cognitivo dell’uomo postmoderno. L’espansione della Rete e il proliferare delle relative applicazioni ha portato, infatti, milioni di utenti ad utilizzare il cyberspazio non solo come strumento di accesso all’informazione bensì come luogo del contatto e dell’incontro. In particolare, vogliamo qui soffermarci sull’osservazione delle chat lines (generiche, non tematiche) intese come spazi virtuali dove poter chiacchierare anonimamente (e non) attraverso la scrittura. Il polimorfismo proprio al contesto ha richiesto un’osservazione multidisciplinare tale da rendere conto del fenomeno da più prospettive. Il percorso che abbiamo deciso di seguire introduce un primo sfondo sociologico dal quale si evince come tecnologie, testi prodotti e ambiente sociale siano da leggersi come tra loro strettamente interdipendenti. La semiotica del testo di impostazione greimasiana ci permetterà poi di considerare i testi qui prodotti nelle loro strutture immanenti, in particolare considereremo le “passioni” che soggiacciono alle manifestazioni discorsive dei chatter e il loro porsi come viaggiatori nomadi nello spazio virtuale. Un approccio linguistico metterà ancora in luce le caratteristiche della conversazione e dell’oralità scritta qui utilizzata come sistema di segni privilegiato, cui si affianca una sezione dedicata alla creazione dei nickname e una tipologia basata su un campione di circa 300 nomi.

Da dove dgt? Chat lines, testo e società

CICALESE, Anna
2007-01-01

Abstract

Negli ultimi decenni, i mezzi di comunicazione tradizionali sono stati ampiamente integrati dal media informatico che ha assunto un ruolo sempre più determinante nello spazio comportamentale e cognitivo dell’uomo postmoderno. L’espansione della Rete e il proliferare delle relative applicazioni ha portato, infatti, milioni di utenti ad utilizzare il cyberspazio non solo come strumento di accesso all’informazione bensì come luogo del contatto e dell’incontro. In particolare, vogliamo qui soffermarci sull’osservazione delle chat lines (generiche, non tematiche) intese come spazi virtuali dove poter chiacchierare anonimamente (e non) attraverso la scrittura. Il polimorfismo proprio al contesto ha richiesto un’osservazione multidisciplinare tale da rendere conto del fenomeno da più prospettive. Il percorso che abbiamo deciso di seguire introduce un primo sfondo sociologico dal quale si evince come tecnologie, testi prodotti e ambiente sociale siano da leggersi come tra loro strettamente interdipendenti. La semiotica del testo di impostazione greimasiana ci permetterà poi di considerare i testi qui prodotti nelle loro strutture immanenti, in particolare considereremo le “passioni” che soggiacciono alle manifestazioni discorsive dei chatter e il loro porsi come viaggiatori nomadi nello spazio virtuale. Un approccio linguistico metterà ancora in luce le caratteristiche della conversazione e dell’oralità scritta qui utilizzata come sistema di segni privilegiato, cui si affianca una sezione dedicata alla creazione dei nickname e una tipologia basata su un campione di circa 300 nomi.
2007
9788846487056
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11386/1661051
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact