In questo contributo ho cercato di delineare il contesto teorico e il dibattito psicologico dentro cui si innesta la svolta linguistica e semantica saussuriana, soffermandomi sul tema del rapporto tra mente e linguaggio. A tal fine utilizzato due formulazioni generalmente usate per la filosofia di Frege per riferirmi al fatto che in Saussure è osservabile una svolta linguistica e una svolta semantica. Il cuore della svolta linguistica di Saussure sta nella tensione epistemologica della sua riflessione e nell’avvio di una nuova prospettiva secondo la quale il tema del significato non è considerato quale oggetto di studio della psicologia o della filosofia, ma della linguistica. Questa opzione ‘antipsicologista’ è interpretabile come una sorta di antidoto contro lo psicologismo dilagante della seconda metà dell’Ottocento quando si assiste a un proliferare di studi in campo psicologico che filtrano nella bibliografia linguistica. La svolta semantica di Saussure è stata recepita dallo strutturalismo enfatizzando invece la portata antipsicologista del suo pensiero e trascurando i temi che oggi vengono etichettati come ‘psicologicisti’ o ‘mentalisti’ e che invece delineano il ruolo dell’individuo parlante. L’armamentario teorico e terminologico attraverso il quale Saussure richiama il ruolo del soggetto parlante si colloca nel filone rappresentazionale-associazionistico in cui è importante lo snodo tra linguistica e psicologia , e risente dell’influenza delle cosiddette ‘scienze della memoria’, che hanno dato un contributo importante per l’avvio dello studio sincronico del significato linguistico .
Saussure et le sujet parlant
DE PALO, MARINA
2007
Abstract
In questo contributo ho cercato di delineare il contesto teorico e il dibattito psicologico dentro cui si innesta la svolta linguistica e semantica saussuriana, soffermandomi sul tema del rapporto tra mente e linguaggio. A tal fine utilizzato due formulazioni generalmente usate per la filosofia di Frege per riferirmi al fatto che in Saussure è osservabile una svolta linguistica e una svolta semantica. Il cuore della svolta linguistica di Saussure sta nella tensione epistemologica della sua riflessione e nell’avvio di una nuova prospettiva secondo la quale il tema del significato non è considerato quale oggetto di studio della psicologia o della filosofia, ma della linguistica. Questa opzione ‘antipsicologista’ è interpretabile come una sorta di antidoto contro lo psicologismo dilagante della seconda metà dell’Ottocento quando si assiste a un proliferare di studi in campo psicologico che filtrano nella bibliografia linguistica. La svolta semantica di Saussure è stata recepita dallo strutturalismo enfatizzando invece la portata antipsicologista del suo pensiero e trascurando i temi che oggi vengono etichettati come ‘psicologicisti’ o ‘mentalisti’ e che invece delineano il ruolo dell’individuo parlante. L’armamentario teorico e terminologico attraverso il quale Saussure richiama il ruolo del soggetto parlante si colloca nel filone rappresentazionale-associazionistico in cui è importante lo snodo tra linguistica e psicologia , e risente dell’influenza delle cosiddette ‘scienze della memoria’, che hanno dato un contributo importante per l’avvio dello studio sincronico del significato linguistico .I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.