I crediti possono essere immessi nel circuito produttivo, come forma di pagamento, sino a che l’obbligazione non sia estinta. I meccanismi di tutela, connessi al mutamento di titolarità, condizionano anche la soluzione di problematiche, che non vedono coinvolto il ceduto, come il conflitto tra più cessionari e l’opponibilità della cessione ai terzi creditori anche nelle procedure concorsuali. L’implemento della circolazione, anche in massa, dei crediti non cartolari presenti e futuri è esigenza che ha rivelato l’inadeguatezza della disciplina codicistica, che non implementa gli obiettivi perseguiti anche a causa di norme rigide e formali delineate nell’ottica di cessioni singole. Il contributo muove da considerazioni metodologiche sui rapporti tra autonomia negoziale e artt. 1260 ss. c.c., per poi concentrarsi su un’indagine particolarmente attenta al momento funzionale, la quale consente di proporre soluzioni interpretative della disciplina nelle cessioni a scopo di garanzia, nella datio in solutum, nel pegno di credito e nel forfaiting. L’impostazione incide sulle considerazioni svolte in tema di incedibilità del credito e di cessione di crediti futuri, oltre ad influenzare sensibilmente le soluzioni avanzate nell’individuazione della struttura della cessione. Sono indagate anche le più moderne problematiche connesse al factoring, con specifica attenzione alle garanzie a carico del cedente e alle diverse modalità di pagamento, nel sistema della l. 4 febbraio 1991, n. 52 con particolare attenzione a delineare soluzioni che possano essere compatibili con le diverse dimensioni ell’attività d’impresa e con i meccanismi concorsuali. L’indagine sulla cartolarizzazione si focalizza sugli aspetti incidenti sulla diversa tecnica di traslazione della titolarità del credito e sulle diverse modalità di circolazione del rischio. Le proposte interpretative considerano il diverso substrato economico e gli strumenti tecnici utilizzati nella prassi per delineare un assetto di tutele anche concorsuali che considerino la diversità di posizione dei soggetti coinvolti nell’operazione nonché i terzi anche creditori.
Le vicende delle obbligazioni e la circolazione del credito e del debito. Trattato di diritto civile del CNN diretto da P. Perlingieri
VALENTINO, Daniela
2007
Abstract
I crediti possono essere immessi nel circuito produttivo, come forma di pagamento, sino a che l’obbligazione non sia estinta. I meccanismi di tutela, connessi al mutamento di titolarità, condizionano anche la soluzione di problematiche, che non vedono coinvolto il ceduto, come il conflitto tra più cessionari e l’opponibilità della cessione ai terzi creditori anche nelle procedure concorsuali. L’implemento della circolazione, anche in massa, dei crediti non cartolari presenti e futuri è esigenza che ha rivelato l’inadeguatezza della disciplina codicistica, che non implementa gli obiettivi perseguiti anche a causa di norme rigide e formali delineate nell’ottica di cessioni singole. Il contributo muove da considerazioni metodologiche sui rapporti tra autonomia negoziale e artt. 1260 ss. c.c., per poi concentrarsi su un’indagine particolarmente attenta al momento funzionale, la quale consente di proporre soluzioni interpretative della disciplina nelle cessioni a scopo di garanzia, nella datio in solutum, nel pegno di credito e nel forfaiting. L’impostazione incide sulle considerazioni svolte in tema di incedibilità del credito e di cessione di crediti futuri, oltre ad influenzare sensibilmente le soluzioni avanzate nell’individuazione della struttura della cessione. Sono indagate anche le più moderne problematiche connesse al factoring, con specifica attenzione alle garanzie a carico del cedente e alle diverse modalità di pagamento, nel sistema della l. 4 febbraio 1991, n. 52 con particolare attenzione a delineare soluzioni che possano essere compatibili con le diverse dimensioni ell’attività d’impresa e con i meccanismi concorsuali. L’indagine sulla cartolarizzazione si focalizza sugli aspetti incidenti sulla diversa tecnica di traslazione della titolarità del credito e sulle diverse modalità di circolazione del rischio. Le proposte interpretative considerano il diverso substrato economico e gli strumenti tecnici utilizzati nella prassi per delineare un assetto di tutele anche concorsuali che considerino la diversità di posizione dei soggetti coinvolti nell’operazione nonché i terzi anche creditori.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.