Tra i principali filoni dell'opera registica di Massimo Castri figura quello delle tragedie classiche. In particolare Le Trachinie di Sofocle e Elettra, Oreste e Ifigenia in Tauride di Euripide hanno dapprima costituito un’importante esperienza di pedagogia laboratoriale, indirizzata alla formazione di giovani attori, trovando sbocco, successivamente, in una memorabile serie di spettacoli di regia. Il lavoro di regia, in Massimo Castri, matura sempre mediante una laboriosa stesura di taccuini preparatori, qui editi per la prima volta, con l'intento di far conoscere più da presso i procedimenti della creazione teatrale e contemporaneamente offrire esemplari campionature del modus operandi del regista toscano. I criteri di edizione, orientati ad un principio fortemente conservativo, mirano a privilegiare un incontro del lettore non mediato – o il meno possibile – con la scrittura di Massimo Castri, sia pure in questa dimensione originariamente privata e immediatamente funzionale dei taccuini preparatori delle regie. E tuttavia il lavoro del lettore si può appoggiare da un lato su di un agile apparato critico, funzionale alla piena comprensione delle particolarità e delle consuetudini grafiche del regista e dall’altro sulle note di commento utili al riconoscimento di opere, persone e avvenimenti che rinviano ad un contesto culturale assai ampio e ad un fitto intreccio di esperienze di vita e di lavoro, consentendo, così, di apprezzare l’energia e l’originalità della invenzione teatrale di questo grande protagonista della scena novecentesca.
Massimo Castri, I Greci nostri contemporanei. Appunti di regia per Le Trachinie, Elettra, Oreste, Ifigenia in Tauride
INNAMORATI, Isabella
2007-01-01
Abstract
Tra i principali filoni dell'opera registica di Massimo Castri figura quello delle tragedie classiche. In particolare Le Trachinie di Sofocle e Elettra, Oreste e Ifigenia in Tauride di Euripide hanno dapprima costituito un’importante esperienza di pedagogia laboratoriale, indirizzata alla formazione di giovani attori, trovando sbocco, successivamente, in una memorabile serie di spettacoli di regia. Il lavoro di regia, in Massimo Castri, matura sempre mediante una laboriosa stesura di taccuini preparatori, qui editi per la prima volta, con l'intento di far conoscere più da presso i procedimenti della creazione teatrale e contemporaneamente offrire esemplari campionature del modus operandi del regista toscano. I criteri di edizione, orientati ad un principio fortemente conservativo, mirano a privilegiare un incontro del lettore non mediato – o il meno possibile – con la scrittura di Massimo Castri, sia pure in questa dimensione originariamente privata e immediatamente funzionale dei taccuini preparatori delle regie. E tuttavia il lavoro del lettore si può appoggiare da un lato su di un agile apparato critico, funzionale alla piena comprensione delle particolarità e delle consuetudini grafiche del regista e dall’altro sulle note di commento utili al riconoscimento di opere, persone e avvenimenti che rinviano ad un contesto culturale assai ampio e ad un fitto intreccio di esperienze di vita e di lavoro, consentendo, così, di apprezzare l’energia e l’originalità della invenzione teatrale di questo grande protagonista della scena novecentesca.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.