Nell’ambito della storia contemporanea e della politica internazionale è da sempre considerato affascinante l’argomento relativo alla distribuzione del potere e delle capacità decisionali all’interno della struttura del partito comunista, sia concepito secondo il modello sovietico, e quindi secondo la dottrina marxista-leninista, sia secondo orientamenti ‘diversi’ o (come dalla storica definizione storica proveniente proprio dal regime staliniano nel periodo della guerra fredda detto della teoria del contenimento) ‘deviazionisti’. Si svolge un’approfondito esame dell’esperienza storico-politica cinese, che si descrive non solo secondo l’aspetto tecnico della teoria politica ma anche alla luce delle relazioni esterne che la Repubblica Popolare Cinese ha intrapreso dalla sua fondazione nell’ottobre del 1949 fino alle nuove strategie internazionali della Cina degli anni Duemila. Ne emerge chiaramente, come spesso accade nella ricerca storica e storico-politica, che le definzioni ex ante e i tentativi di concettualizzazione relativamente ad un fenomeno così complesso e ‘originale’ come il comunismo in Cina siano talvolta inefficaci per descriverne oggettivamente l’affermazione e lo sviluppo.

Cina: come la crescita economica può avvenire senza democrazia. Analisi dell’evoluzione del sistema politico ed economico e del partito comunista cinese da Mao Zedong a Hu Jingtao.

D'AURIA, Chiara
2006-01-01

Abstract

Nell’ambito della storia contemporanea e della politica internazionale è da sempre considerato affascinante l’argomento relativo alla distribuzione del potere e delle capacità decisionali all’interno della struttura del partito comunista, sia concepito secondo il modello sovietico, e quindi secondo la dottrina marxista-leninista, sia secondo orientamenti ‘diversi’ o (come dalla storica definizione storica proveniente proprio dal regime staliniano nel periodo della guerra fredda detto della teoria del contenimento) ‘deviazionisti’. Si svolge un’approfondito esame dell’esperienza storico-politica cinese, che si descrive non solo secondo l’aspetto tecnico della teoria politica ma anche alla luce delle relazioni esterne che la Repubblica Popolare Cinese ha intrapreso dalla sua fondazione nell’ottobre del 1949 fino alle nuove strategie internazionali della Cina degli anni Duemila. Ne emerge chiaramente, come spesso accade nella ricerca storica e storico-politica, che le definzioni ex ante e i tentativi di concettualizzazione relativamente ad un fenomeno così complesso e ‘originale’ come il comunismo in Cina siano talvolta inefficaci per descriverne oggettivamente l’affermazione e lo sviluppo.
2006
9788888813189
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