L'intercettazione di conversazioni e comunicazioni è un grande potere concesso alla parte pubblica limitata solo dalla funzione di controllo e di garanzia svolta dal g.i.p. Si crea, così, una netta dicotomia tra la funzione di garanzia (del giudice) e quella investigativa (del pubblico ministero). D'altronde, l'esigenza di una maggiore tutela della riservatezza e di attuazione del "giusto processo" anche nella ricerca della prova, ha spinto il Legislatore ad intervenire, prevedendo una maggiore incisività sul segreto delle indagini e dei soggetti intercettati.

LE INTERCETTAZIONI E LA MOTIVAZIONE DEL DECRETO DEL PUBBLICO MINISTERO TRA ESIGENZE INVESTIGATIVE E TUTELA DEI PRINCIPI COSTITUZIONALI

GAROFOLI, Francesca Jole
2007-01-01

Abstract

L'intercettazione di conversazioni e comunicazioni è un grande potere concesso alla parte pubblica limitata solo dalla funzione di controllo e di garanzia svolta dal g.i.p. Si crea, così, una netta dicotomia tra la funzione di garanzia (del giudice) e quella investigativa (del pubblico ministero). D'altronde, l'esigenza di una maggiore tutela della riservatezza e di attuazione del "giusto processo" anche nella ricerca della prova, ha spinto il Legislatore ad intervenire, prevedendo una maggiore incisività sul segreto delle indagini e dei soggetti intercettati.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11386/1738306
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