Il volume costituisce una raccolta delle iscrizioni lapidarie greche di Velia comprendente settantanove testi, solo pochi dei quali integri, così distribuiti: diciotto dediche sacre, sei dediche onorarie, quarantuno dediche funerarie e quattordici iscrizioni frammentarie di incerta classificazione. Circa un terzo di queste iscrizioni, purtroppo, risulta al momento disperso; molte di esse sono note solo dalla trascrizione di studiosi del XIX secolo. Tra le epigrafi sacre si segnala un gruppo di cippi in arenaria locale, databili nel corso del V e del IV secolo a.C., contenenti dediche consistenti nel nome della divinità espresso al genitivo, seguito quasi sempre da un'epiclesi. Tali cippi rivestono un interesse particolare non solo per la loro testimonianza sui culti eleati, ma anche perché costituiscono un complesso pressoché unico nell'ambito delle epigrafi sacre della Magna Grecia, soprattutto per la varietà delle epiclesi attestate. Le iscrizioni sacre comprendono, inoltre, anche dediche databili al IV-III sec. a.C. Il gruppo delle epigrafi onorarie è costituito da tre erme, databili al I sec. d.C., una per il filosofo Parmenide e due per medici. Un'altra iscrizione onoraria, sempre del I sec. d.C., per un medico locale, è apposta invece sulla base di una statua di marmo. Esse costituiscono una documentazione di notevole importanza poiché sono l'unica testimonianza relativa all'attività a Velia di medici locali e sono di solito considerate prova dell'esistenza nella città focea di una "scuola medica", alla quale, tramite gli appellativi Ouliades e Physikòs, sembrerebbe essere collegato anche il filosofo Parmenide. Il nucleo delle epigrafi funerarie, infine, tutte databili all'età ellenistica, comprende stele sia in marmo sia in arenaria, si rivela di fondamentale importanza per la conoscenza della onomastica della città. Tra tutte queste iscrizioni, le uniche pubblicate precedentemente in maniera esaustiva erano le sacre e, per taluni aspetti, quelle in onore di Parmenide e dei medici. L'edizione della maggior parte di quelle funerarie, fatta eccezione per pochi casi, aveva riguardato, invece, la semplice presentazione del testo, senza alcuna analisi né inquadramento cronologico. Si rivelava pertanto opportuna la redazione di un volume che raccogliesse tutto il materiale epigrafico greco rinvenuto a Velia, disperso e superstite, edito e inedito, e che fornisse, li dove non esistente, anche un'adeguata edizione o riedizione, in particolare per le iscrizioni pubblicate nel secolo scorso o per quelle edite senza il necessario inquadramento storico e critico. Si avvertiva, inoltre l'esigenza di una messa a punto della vasta problematica relativa alle iscrizioni o da esse proposta, come nel caso della questione dei medici eleati o anche alle epiclesi relative ai culti eleati, aspetti che hanno finora suscitato spesso un animato dibattito. Per questo motivo, nell'ambito del programma di studi e pubblicazioni dedicato a Velia a cura della Soprintendenza Archeologica di Salerno e dell'Institut für Klassische Archäologie der Universität Wien, è stato previsto, nella collana "Velia-Studien", edita dalla Österrei¬chische Akademie der Wissenschaften, un volume dedicato alle iscrizione greche.

Le iscrizioni greche di Velia

VECCHIO, LUIGI
2003-01-01

Abstract

Il volume costituisce una raccolta delle iscrizioni lapidarie greche di Velia comprendente settantanove testi, solo pochi dei quali integri, così distribuiti: diciotto dediche sacre, sei dediche onorarie, quarantuno dediche funerarie e quattordici iscrizioni frammentarie di incerta classificazione. Circa un terzo di queste iscrizioni, purtroppo, risulta al momento disperso; molte di esse sono note solo dalla trascrizione di studiosi del XIX secolo. Tra le epigrafi sacre si segnala un gruppo di cippi in arenaria locale, databili nel corso del V e del IV secolo a.C., contenenti dediche consistenti nel nome della divinità espresso al genitivo, seguito quasi sempre da un'epiclesi. Tali cippi rivestono un interesse particolare non solo per la loro testimonianza sui culti eleati, ma anche perché costituiscono un complesso pressoché unico nell'ambito delle epigrafi sacre della Magna Grecia, soprattutto per la varietà delle epiclesi attestate. Le iscrizioni sacre comprendono, inoltre, anche dediche databili al IV-III sec. a.C. Il gruppo delle epigrafi onorarie è costituito da tre erme, databili al I sec. d.C., una per il filosofo Parmenide e due per medici. Un'altra iscrizione onoraria, sempre del I sec. d.C., per un medico locale, è apposta invece sulla base di una statua di marmo. Esse costituiscono una documentazione di notevole importanza poiché sono l'unica testimonianza relativa all'attività a Velia di medici locali e sono di solito considerate prova dell'esistenza nella città focea di una "scuola medica", alla quale, tramite gli appellativi Ouliades e Physikòs, sembrerebbe essere collegato anche il filosofo Parmenide. Il nucleo delle epigrafi funerarie, infine, tutte databili all'età ellenistica, comprende stele sia in marmo sia in arenaria, si rivela di fondamentale importanza per la conoscenza della onomastica della città. Tra tutte queste iscrizioni, le uniche pubblicate precedentemente in maniera esaustiva erano le sacre e, per taluni aspetti, quelle in onore di Parmenide e dei medici. L'edizione della maggior parte di quelle funerarie, fatta eccezione per pochi casi, aveva riguardato, invece, la semplice presentazione del testo, senza alcuna analisi né inquadramento cronologico. Si rivelava pertanto opportuna la redazione di un volume che raccogliesse tutto il materiale epigrafico greco rinvenuto a Velia, disperso e superstite, edito e inedito, e che fornisse, li dove non esistente, anche un'adeguata edizione o riedizione, in particolare per le iscrizioni pubblicate nel secolo scorso o per quelle edite senza il necessario inquadramento storico e critico. Si avvertiva, inoltre l'esigenza di una messa a punto della vasta problematica relativa alle iscrizioni o da esse proposta, come nel caso della questione dei medici eleati o anche alle epiclesi relative ai culti eleati, aspetti che hanno finora suscitato spesso un animato dibattito. Per questo motivo, nell'ambito del programma di studi e pubblicazioni dedicato a Velia a cura della Soprintendenza Archeologica di Salerno e dell'Institut für Klassische Archäologie der Universität Wien, è stato previsto, nella collana "Velia-Studien", edita dalla Österrei¬chische Akademie der Wissenschaften, un volume dedicato alle iscrizione greche.
2003
9783700132196
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11386/1850568
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