Il volume affronta alcuni aspetti della pratica artistica in prospettiva antropologico culturale, utilizzando lo strumento teorico e metodologico delle performaces critico riflessive elaborato in particolare dallo studioso britannico Victor Turner. Altrettanto importanti, per questo tipo di approccio, risultano, gli studi di “critica culturale” di Georg E. Marcus e Michael M. J. Fischer; quelli di Clifford Geertz relativi all’arte come sistema culturale – ovvero come pratica umana interpretabile in maniera corretta solo se inserita pienamente all’interno del contesto e della temperie culturale in cui si produce – e quelli, dello stesso autore, dedicati al relativismo culturale come metodo di ricerca e interpretazione antropologica. Utilizzata insieme alle suddette teorie, più recenti, la prospettiva di Victor Turner si manifesta indubbiamente utile nell’interpretazione non solo delle pratiche artistiche esaminate ma anche dei contesti in cui si dispiegano. Se dunque, per usare le stesse parole di Turner, la riflessività performativa è una condizione attraverso la quale gli appartenenti a un gruppo socioculturale riescono a evidenziare «le relazioni, le azioni, i simboli, i significati, i codici, i ruoli, le condizioni, le strutture sociali, le regole etiche e legali e le altre componenti socioculturali che concorrono a formare i loro ‘io’ pubblici»; se, inoltre, quegli stessi appartenenti al contesto culturale riescono a riflettere criticamente e dialogicamente su tali elementi, ecco dunque che il cinema “d’autore”, il teatro “impegnato”, lo sport (in particolare il gioco del calcio), alcuni romanzi (ad es. quelli cosiddetti “storici” di Andrea Camilleri), la musica d’autore (come quella, ad es., di Fabrizio De André), costituiscono altrettanto performances culturali critico riflessive in grado di mostrare incontrovertibilmente il grado di fictio, di finzione, di costruzione culturale delle norme e delle regole che informano l’agire sociale, valide in quel contesto perché in esso socializzate e condivise.

Antropologia, riflessività, performance. Letture, visioni, riflessioni, relazioni

ESPOSITO, Vincenzo
2008-01-01

Abstract

Il volume affronta alcuni aspetti della pratica artistica in prospettiva antropologico culturale, utilizzando lo strumento teorico e metodologico delle performaces critico riflessive elaborato in particolare dallo studioso britannico Victor Turner. Altrettanto importanti, per questo tipo di approccio, risultano, gli studi di “critica culturale” di Georg E. Marcus e Michael M. J. Fischer; quelli di Clifford Geertz relativi all’arte come sistema culturale – ovvero come pratica umana interpretabile in maniera corretta solo se inserita pienamente all’interno del contesto e della temperie culturale in cui si produce – e quelli, dello stesso autore, dedicati al relativismo culturale come metodo di ricerca e interpretazione antropologica. Utilizzata insieme alle suddette teorie, più recenti, la prospettiva di Victor Turner si manifesta indubbiamente utile nell’interpretazione non solo delle pratiche artistiche esaminate ma anche dei contesti in cui si dispiegano. Se dunque, per usare le stesse parole di Turner, la riflessività performativa è una condizione attraverso la quale gli appartenenti a un gruppo socioculturale riescono a evidenziare «le relazioni, le azioni, i simboli, i significati, i codici, i ruoli, le condizioni, le strutture sociali, le regole etiche e legali e le altre componenti socioculturali che concorrono a formare i loro ‘io’ pubblici»; se, inoltre, quegli stessi appartenenti al contesto culturale riescono a riflettere criticamente e dialogicamente su tali elementi, ecco dunque che il cinema “d’autore”, il teatro “impegnato”, lo sport (in particolare il gioco del calcio), alcuni romanzi (ad es. quelli cosiddetti “storici” di Andrea Camilleri), la musica d’autore (come quella, ad es., di Fabrizio De André), costituiscono altrettanto performances culturali critico riflessive in grado di mostrare incontrovertibilmente il grado di fictio, di finzione, di costruzione culturale delle norme e delle regole che informano l’agire sociale, valide in quel contesto perché in esso socializzate e condivise.
2008
9788849822175
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