Lo stretto nodo che congiunge il progressivo formarsi dell’identità culturale all’evoluzione dinamica del sapere in età carolingia viene evidenzato in questo studio mediante una serrata analisi critica e storiografica delle diverse opere di argomento teologico scritte dai pensatori che furono più coinvolti nei dibattiti sull’ortodossia cristiana tra i primi anni di regno di Carlo Magno (dal 780 in poi) e la seconda metà del secolo IX. La lettura, il commento e l’esegesi dei testi che documentano tali discussioni consentono l’accesso più efficace e sostanziale all’evoluzione della teologia carolingia, che trovò proprio nel confronto con tesi ritenute eterodosse la spinta a chiarire i temi più delicati della dottrina cristiana. Da Beato di Libana, Alcuino e Rabano Mauro, fino a Ratramno di Corbie e Giovanni Scoto Eriugena, gli intellettuali carolingi si impegnarono nel comporre opere tendenzialmente ispirate dalla volontà di confutare argomentazioni estranee all’ortodossia e di specificare dottrine non ancora stabilmente definite. Il patrimonio patristico, la lettura assidua e consapevole delle Scritture e lo studio delle artes profane, tutti elementi che si ponevano alla base della loro formazione sapienziale, vennero così rielaborati in una comune identità teologica: in essa prese forma e concretezza la stessa ossatura culturale della nuova entità civile che con gli strumenti della politica, dell’azione militare e del controllo economico si andava creando e consolidando nell’Occidente latino in quegli stessi anni. Le fasi più intense del complesso quadro di dibattiti ricostruito nel presente volume evidenziano il duplice ruolo rivestito in età carolingia dalla discussione su temi teologici: funzionale a contenere e delimitare deviazioni dalla ortodossia di autori contemporanei, e, al contempo, utile ad una progressiva definizione della dottrina e dell’identità culturale del nuovo impero barbaro-cristiano.

Il metodo carolingio. Identità culturale e dibattito teologico nel secolo nono

BISOGNO, Armando
2008-01-01

Abstract

Lo stretto nodo che congiunge il progressivo formarsi dell’identità culturale all’evoluzione dinamica del sapere in età carolingia viene evidenzato in questo studio mediante una serrata analisi critica e storiografica delle diverse opere di argomento teologico scritte dai pensatori che furono più coinvolti nei dibattiti sull’ortodossia cristiana tra i primi anni di regno di Carlo Magno (dal 780 in poi) e la seconda metà del secolo IX. La lettura, il commento e l’esegesi dei testi che documentano tali discussioni consentono l’accesso più efficace e sostanziale all’evoluzione della teologia carolingia, che trovò proprio nel confronto con tesi ritenute eterodosse la spinta a chiarire i temi più delicati della dottrina cristiana. Da Beato di Libana, Alcuino e Rabano Mauro, fino a Ratramno di Corbie e Giovanni Scoto Eriugena, gli intellettuali carolingi si impegnarono nel comporre opere tendenzialmente ispirate dalla volontà di confutare argomentazioni estranee all’ortodossia e di specificare dottrine non ancora stabilmente definite. Il patrimonio patristico, la lettura assidua e consapevole delle Scritture e lo studio delle artes profane, tutti elementi che si ponevano alla base della loro formazione sapienziale, vennero così rielaborati in una comune identità teologica: in essa prese forma e concretezza la stessa ossatura culturale della nuova entità civile che con gli strumenti della politica, dell’azione militare e del controllo economico si andava creando e consolidando nell’Occidente latino in quegli stessi anni. Le fasi più intense del complesso quadro di dibattiti ricostruito nel presente volume evidenziano il duplice ruolo rivestito in età carolingia dalla discussione su temi teologici: funzionale a contenere e delimitare deviazioni dalla ortodossia di autori contemporanei, e, al contempo, utile ad una progressiva definizione della dottrina e dell’identità culturale del nuovo impero barbaro-cristiano.
2008
9782503528625
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11386/1871120
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