Il metodo osservativo inteso come studio del comportamento e dello sviluppo umano in campo psico-pedagogico è una procedura le cui origini sono abbastanza lontane nel tempo e la sua evoluzione è legata a filo doppio con la presa di coscienza, da parte dei ricercatori, dell’importanza fondamentale che il contesto sociale riveste nella determinazione del comportamento di ciascun individuo. Osservare un fenomeno o un comportamento non significa semplicemente vederlo o percepirlo sensorialmente, ma, più specificatamente, "guardarlo" e descriverlo nel modo più fedele possibile per poterlo comprendere e quindi per possederlo. L’osservazione rappresenta un momento fondamentale nel processo di ricerca scientifica; essa costituisce la fase iniziale della procedura sperimentale attraverso la quale si conosce il fenomeno sul quale si intende indagare e si individuano le variabili che caratterizzano tale fenomeno. Osservazione e sperimentazione, tuttavia, non devono essere intesi come sinonimi. La differenza fondamentale risiede nel ruolo del ricercatore rispetto al controllo delle variabili indipendenti: nell’osservazione il ricercatore ha il compito di descrivere la situazione, registrare e delineare i comportamenti del soggetto/oggetto osservato e del contesto entro cui avviene l’osservazione; nella sperimentazione, invece, egli interviene in modo attivo sulle variabili indipendenti, manipola la situazione, trasforma lo stato iniziale per poter verificare le proprie ipotesi. Tra ricerca sperimentale e ricerca osservativa non esiste, tuttavia, una netta linea di demarcazione; la scelta tra i due diversi metodi dipende dal problema che si intende affrontare e dalle risposte che si vogliono ricevere.
L’OSSERVAZIONE
TAMMARO, ROSANNA
2008-01-01
Abstract
Il metodo osservativo inteso come studio del comportamento e dello sviluppo umano in campo psico-pedagogico è una procedura le cui origini sono abbastanza lontane nel tempo e la sua evoluzione è legata a filo doppio con la presa di coscienza, da parte dei ricercatori, dell’importanza fondamentale che il contesto sociale riveste nella determinazione del comportamento di ciascun individuo. Osservare un fenomeno o un comportamento non significa semplicemente vederlo o percepirlo sensorialmente, ma, più specificatamente, "guardarlo" e descriverlo nel modo più fedele possibile per poterlo comprendere e quindi per possederlo. L’osservazione rappresenta un momento fondamentale nel processo di ricerca scientifica; essa costituisce la fase iniziale della procedura sperimentale attraverso la quale si conosce il fenomeno sul quale si intende indagare e si individuano le variabili che caratterizzano tale fenomeno. Osservazione e sperimentazione, tuttavia, non devono essere intesi come sinonimi. La differenza fondamentale risiede nel ruolo del ricercatore rispetto al controllo delle variabili indipendenti: nell’osservazione il ricercatore ha il compito di descrivere la situazione, registrare e delineare i comportamenti del soggetto/oggetto osservato e del contesto entro cui avviene l’osservazione; nella sperimentazione, invece, egli interviene in modo attivo sulle variabili indipendenti, manipola la situazione, trasforma lo stato iniziale per poter verificare le proprie ipotesi. Tra ricerca sperimentale e ricerca osservativa non esiste, tuttavia, una netta linea di demarcazione; la scelta tra i due diversi metodi dipende dal problema che si intende affrontare e dalle risposte che si vogliono ricevere.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.