La revisione del Titolo V della Costituzione comporta una rivisitazione dei rapporti tra i vari soggetti istituzionali che, muovendosi in un quadro di autonomia e cooperazione, dovranno utilizzare idonei strumenti per migliorare i processi di gestione interna ed ottimizzare il governo delle risorse locali. Occorre realizzare una nuova governance del territorio tesa a valorizzare tutte le risorse locali attraverso un’integrazione logistica e una costante formazione per creare dalla tradizione l'innovazione. Tutti gli attori a livello locale ricoprono un ruolo di primaria importanza nel percorso di costruzione dal basso di idee e di progettualità rivolte allo sviluppo economico. L’interazione delle diverse dimensioni, in una logica di integrazione territoriale e di funzionamento di sistema, garantirebbe, pur in un quadro di grande complessità, la governance dello sviluppo locale, determinando sia il governo dei processi di mutamento, sia la valorizzazione ed il potenziamento delle risorse locali. La complessità che caratterizza i processi di sviluppo locale è fondamentalmente determinata, dall’esigenza di creare un’estesa condivisione intorno ad obiettivi e strategie di sviluppo. Insieme alla sfera istituzionale devono agire tutte quelle strutture ed organismi (Enti Parco, Università, Centri di ricerca, Agenzie di sviluppo..) che presentano un’elevata capacità propositiva in termini di progettualità, in quella accezione della nuova governance che sottolinea la sempre più accentuata integrazione fra soggetti pubblici e privati. L'obiettivo dell’indagine è la valorizzazione delle risorse e delle competenze territoriali in un contesto altamente dinamico caratterizzato da un processo dalle molteplici implicazioni, in cui sono compresenti diversi elementi: la capacità di consentire l’evoluzione di un sistema mantenendone però l’identità, la condivisione delle regole e delle scelte che determinano le strategie, la sussidiarietà istituzionale ed orizzontale, la concentrazione di obiettivi, l’intersettorialità degli interventi.

Il potenziamento del governo delle risorse locali attraverso l'interazione tra la sussidiarietà istituzionale ed orizzontale

FORTUNATO, Anna
2008-01-01

Abstract

La revisione del Titolo V della Costituzione comporta una rivisitazione dei rapporti tra i vari soggetti istituzionali che, muovendosi in un quadro di autonomia e cooperazione, dovranno utilizzare idonei strumenti per migliorare i processi di gestione interna ed ottimizzare il governo delle risorse locali. Occorre realizzare una nuova governance del territorio tesa a valorizzare tutte le risorse locali attraverso un’integrazione logistica e una costante formazione per creare dalla tradizione l'innovazione. Tutti gli attori a livello locale ricoprono un ruolo di primaria importanza nel percorso di costruzione dal basso di idee e di progettualità rivolte allo sviluppo economico. L’interazione delle diverse dimensioni, in una logica di integrazione territoriale e di funzionamento di sistema, garantirebbe, pur in un quadro di grande complessità, la governance dello sviluppo locale, determinando sia il governo dei processi di mutamento, sia la valorizzazione ed il potenziamento delle risorse locali. La complessità che caratterizza i processi di sviluppo locale è fondamentalmente determinata, dall’esigenza di creare un’estesa condivisione intorno ad obiettivi e strategie di sviluppo. Insieme alla sfera istituzionale devono agire tutte quelle strutture ed organismi (Enti Parco, Università, Centri di ricerca, Agenzie di sviluppo..) che presentano un’elevata capacità propositiva in termini di progettualità, in quella accezione della nuova governance che sottolinea la sempre più accentuata integrazione fra soggetti pubblici e privati. L'obiettivo dell’indagine è la valorizzazione delle risorse e delle competenze territoriali in un contesto altamente dinamico caratterizzato da un processo dalle molteplici implicazioni, in cui sono compresenti diversi elementi: la capacità di consentire l’evoluzione di un sistema mantenendone però l’identità, la condivisione delle regole e delle scelte che determinano le strategie, la sussidiarietà istituzionale ed orizzontale, la concentrazione di obiettivi, l’intersettorialità degli interventi.
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