La disciplina del bilancio di esercizio delle imprese escluse dall’ambito di applicazione dei principi contabili internazionali è attualmente fondato sulle norme del codice civile. Negli ultimi anni, tuttavia, tale normativa è stata oggetto di numerosi interventi riformatori aventi la finalità di migliorare la capacità informativa del documento per i suoi utilizzatori. In conformità al processo di armonizzazione contabile internazionale, l’Italia inizia a recepire (ma il processo non si è ancora concluso) le direttive “fair value” e “modernizzazione”. L’Organismo italiano di contabilità, il cui compito è quello di completare il recepimento delle predette direttive, ha proposto un articolato che, a breve, dovrebbe diventare il nuovo bilancio civilistico. Con tale modello l’Italia cerca di ridurre o attenuare le differenze in termini informazioni che esistono tra l’attuale modello di bilancio e quello Ias/Ifrs. Infine, nel luglio 2009, lo Iasb ha pubblicato in via definitiva un set di principi contabili specifici per le imprese non quotate e derivati dai principi contabili internazionali full. Il modello di bilancio delle pmi, nel prossimo futuro, quindi, appare destinato a cambiare e sembra allinearsi, seppur con qualche rilevante eccezione, al modello di bilancio previsto dai principi contabili internazionali. L’obiettivodel lavoro è indagare gli eventuali limiti informativi dei modelli di bilancio appena richiamati. Successivamente, muovendo da tali eventuali limiti e riferendosi allo schema deduttivo di analisi, si tenterà di proporre un modello di bilancio che sia coerente con il: - fabbisogno di comunicazione delle imprese minori; - fabbisogno cognitivo dei suoi interlocutori. Il lavoro, tuttavia, non aspira a condurre una indagine completa ed esauriente sulla teorica del modello di bilancio per le imprese minori. Si limita, invece, a delineare alcuni aspetti giudicati rilevanti.
Il modello di bilancio per l'impresa minore.
MATONTI, GAETANO
2009
Abstract
La disciplina del bilancio di esercizio delle imprese escluse dall’ambito di applicazione dei principi contabili internazionali è attualmente fondato sulle norme del codice civile. Negli ultimi anni, tuttavia, tale normativa è stata oggetto di numerosi interventi riformatori aventi la finalità di migliorare la capacità informativa del documento per i suoi utilizzatori. In conformità al processo di armonizzazione contabile internazionale, l’Italia inizia a recepire (ma il processo non si è ancora concluso) le direttive “fair value” e “modernizzazione”. L’Organismo italiano di contabilità, il cui compito è quello di completare il recepimento delle predette direttive, ha proposto un articolato che, a breve, dovrebbe diventare il nuovo bilancio civilistico. Con tale modello l’Italia cerca di ridurre o attenuare le differenze in termini informazioni che esistono tra l’attuale modello di bilancio e quello Ias/Ifrs. Infine, nel luglio 2009, lo Iasb ha pubblicato in via definitiva un set di principi contabili specifici per le imprese non quotate e derivati dai principi contabili internazionali full. Il modello di bilancio delle pmi, nel prossimo futuro, quindi, appare destinato a cambiare e sembra allinearsi, seppur con qualche rilevante eccezione, al modello di bilancio previsto dai principi contabili internazionali. L’obiettivodel lavoro è indagare gli eventuali limiti informativi dei modelli di bilancio appena richiamati. Successivamente, muovendo da tali eventuali limiti e riferendosi allo schema deduttivo di analisi, si tenterà di proporre un modello di bilancio che sia coerente con il: - fabbisogno di comunicazione delle imprese minori; - fabbisogno cognitivo dei suoi interlocutori. Il lavoro, tuttavia, non aspira a condurre una indagine completa ed esauriente sulla teorica del modello di bilancio per le imprese minori. Si limita, invece, a delineare alcuni aspetti giudicati rilevanti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.