La citazione del titolo, tratta da una commedia ‘turchesca’ del primo ‘600, allude al mare come spazio aperto nel quale sono scritte le infinite storie che compongono ‘la storia’ del Mediterraneo. Le potenzialità offerte dal mare che ‘congiunge’, racchiuse in quelle parole, sembrano l’opportuna cornice per intendere uno dei più straordinari manufatti artistici del Medioevo - la cui fisionomia originaria è tutt’ora oggetto di speculazione - composto da oltre settanta tavolette di avorio intagliato note come ‘gli avori di Salerno’ e datate tra l'XI-XII s.
«Il grande foglio del mare» :gli avori di Salerno e il Mediterraneo medievale
DELL'ACQUA, Francesca
2008
Abstract
La citazione del titolo, tratta da una commedia ‘turchesca’ del primo ‘600, allude al mare come spazio aperto nel quale sono scritte le infinite storie che compongono ‘la storia’ del Mediterraneo. Le potenzialità offerte dal mare che ‘congiunge’, racchiuse in quelle parole, sembrano l’opportuna cornice per intendere uno dei più straordinari manufatti artistici del Medioevo - la cui fisionomia originaria è tutt’ora oggetto di speculazione - composto da oltre settanta tavolette di avorio intagliato note come ‘gli avori di Salerno’ e datate tra l'XI-XII s.File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.