La varietà e complessità delle ricerche sul rapporto fra l’emozione e la decisione, rapporto indagato da discipline diverse (psicologia, economia, neuroscienze e così via) che trattano questo problema avvalendosi di propri metodi, necessita di uno sforzo di sistematizzazione dei risultati raggiunti sinora e un’individuazione delle questioni ancora aperte. Nel loro insieme, i dati raccolti da numerosi ricercatori nel campo della neuropsicologia e delle neuroscienze mostrano come i processi decisionali umani siano tutt’altro che indifferenti ai vissuti emozionali a essi contingenti. Anzi, il processo decisionale sembra dipendere in molti e importanti modi dai substrati neurali che regolano le emozioni e i sentimenti. In quest’ottica, dunque, si può dire che in determinate condizioni siano proprio le emozioni a guidare i meccanismi valutativi che intervengono nel processo decisionale. Uno dei compiti della ricerca futura, come evidenziato da un crescente numero di ricercatori, consisterà nell’integrare gli effetti motivazionali e informazionali delle emozioni per comprenderne pienamente il ruolo e le funzioni che esse ricoprono nella presa di decisione. Infatti, perlopiù le motivazioni (in termini di interessi, obiettivi, scopi, desideri, aspettative) vengono chiamate in causa soltanto per spiegare post hoc i risultati trovati, mentre occorrerebbe inserirle nel disegno sperimentale sin dall’inizio. La regolazione emozionale, con il suo potere motivazionale, consente di tener conto di questo aspetto non marginale del problema. Il tentativo di integrare gli aspetti valutativi e quelli regolativi nello studio della relazione tra emozione e decision making, operazione ancora allo stato di work in progress, appare potenzialmente in grado di apportare nuovi e originali contributi teorici e metodologici.
DECISIONE ED EMOZIONE. LA REGOLAZIONE EMOZIONALE NELLA VALUTAZIONE DELLE ALTERNATIVE
GORRESE, Anna
2009-01-01
Abstract
La varietà e complessità delle ricerche sul rapporto fra l’emozione e la decisione, rapporto indagato da discipline diverse (psicologia, economia, neuroscienze e così via) che trattano questo problema avvalendosi di propri metodi, necessita di uno sforzo di sistematizzazione dei risultati raggiunti sinora e un’individuazione delle questioni ancora aperte. Nel loro insieme, i dati raccolti da numerosi ricercatori nel campo della neuropsicologia e delle neuroscienze mostrano come i processi decisionali umani siano tutt’altro che indifferenti ai vissuti emozionali a essi contingenti. Anzi, il processo decisionale sembra dipendere in molti e importanti modi dai substrati neurali che regolano le emozioni e i sentimenti. In quest’ottica, dunque, si può dire che in determinate condizioni siano proprio le emozioni a guidare i meccanismi valutativi che intervengono nel processo decisionale. Uno dei compiti della ricerca futura, come evidenziato da un crescente numero di ricercatori, consisterà nell’integrare gli effetti motivazionali e informazionali delle emozioni per comprenderne pienamente il ruolo e le funzioni che esse ricoprono nella presa di decisione. Infatti, perlopiù le motivazioni (in termini di interessi, obiettivi, scopi, desideri, aspettative) vengono chiamate in causa soltanto per spiegare post hoc i risultati trovati, mentre occorrerebbe inserirle nel disegno sperimentale sin dall’inizio. La regolazione emozionale, con il suo potere motivazionale, consente di tener conto di questo aspetto non marginale del problema. Il tentativo di integrare gli aspetti valutativi e quelli regolativi nello studio della relazione tra emozione e decision making, operazione ancora allo stato di work in progress, appare potenzialmente in grado di apportare nuovi e originali contributi teorici e metodologici.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.