Come è noto il D.Lgs. 38/2005 ha introdotto nell’ordinamento italiano i principi contabili internazionali anche con riferimento ai bilanci annuali delle imprese (con alcune esclusioni – cfr. art. 2 del D.Lgs. n. 38/2005). E’ evidente che l’applicazione di tali principi ai bilanci annuali ha posto e tuttora pone, anche dopo l’emanazione della l. 244/2007, rilevanti problematiche fiscali. Il lavoro ha l’obiettivo di analizzare l’impatto di tali principi dal punto di vista della neutralità fiscale nell’esercizio dell’attività d’impresa tra soggetti IAS e non, anche dopo le modifiche (segnatamente il principio di “derivazione rafforzata”) introdotte con la suddetta legge 244/2007, nonché di valutare le potenziali incertezze nella fase di controllo da parte dell’Amministrazione finanziaria. In particolare, in merito al primo profilo, non appaiono ancora sufficienti le soluzioni normative proposte, rivolte per lo più a risolvere, come evidenziato nel lavoro, situazioni di emergenza applicativa. In tale ottica potrà forse essere necessaria, in futuro, una più consapevole (e forse più diffusa) utilizzazione di un metodo tipo “doppio binario”, sia pure per gestire solo le finalità strettamente fiscali (ad es. sul piano della quantificazione dei componenti, della compressione di specifici rischi di evasione/elusione, per garantire la neutralità fiscale tra soggetti IAS adopter e non, ecc.). Per ciò che concerne il secondo profilo (controllo dell’A.F.) si sottolinea la necessità di ridimensionare l’eccessiva “enfasi” (anche normativa) sulla nuova pregnanza “contabile” del controllo degli uffici fiscali, per riportare tale attività all’interno dei principi che la sorreggono, in ossequio cioè alle esigenze espresse dalle norme tributarie generali e particolari (da definire oggi più chiaramente dopo la rivoluzione IAS).
Ias e neutralità fiscale nell'esercizio d'impresa
FIORENTINO, STEFANO
2009-01-01
Abstract
Come è noto il D.Lgs. 38/2005 ha introdotto nell’ordinamento italiano i principi contabili internazionali anche con riferimento ai bilanci annuali delle imprese (con alcune esclusioni – cfr. art. 2 del D.Lgs. n. 38/2005). E’ evidente che l’applicazione di tali principi ai bilanci annuali ha posto e tuttora pone, anche dopo l’emanazione della l. 244/2007, rilevanti problematiche fiscali. Il lavoro ha l’obiettivo di analizzare l’impatto di tali principi dal punto di vista della neutralità fiscale nell’esercizio dell’attività d’impresa tra soggetti IAS e non, anche dopo le modifiche (segnatamente il principio di “derivazione rafforzata”) introdotte con la suddetta legge 244/2007, nonché di valutare le potenziali incertezze nella fase di controllo da parte dell’Amministrazione finanziaria. In particolare, in merito al primo profilo, non appaiono ancora sufficienti le soluzioni normative proposte, rivolte per lo più a risolvere, come evidenziato nel lavoro, situazioni di emergenza applicativa. In tale ottica potrà forse essere necessaria, in futuro, una più consapevole (e forse più diffusa) utilizzazione di un metodo tipo “doppio binario”, sia pure per gestire solo le finalità strettamente fiscali (ad es. sul piano della quantificazione dei componenti, della compressione di specifici rischi di evasione/elusione, per garantire la neutralità fiscale tra soggetti IAS adopter e non, ecc.). Per ciò che concerne il secondo profilo (controllo dell’A.F.) si sottolinea la necessità di ridimensionare l’eccessiva “enfasi” (anche normativa) sulla nuova pregnanza “contabile” del controllo degli uffici fiscali, per riportare tale attività all’interno dei principi che la sorreggono, in ossequio cioè alle esigenze espresse dalle norme tributarie generali e particolari (da definire oggi più chiaramente dopo la rivoluzione IAS).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.