Il saggio ripercorre la concezione schmittiana del ‘nemico’, assumendo che il fenomeno dell’ostilità non sia solo un dato ‘limite’ di cui in qualche modo occorra dare seriamente conto, sia sul piano internazionale che su quello interno, ma soprattutto che attraverso di esso emergano taluni imprescindibili presupposti pre-giuridici del diritto stesso, che smentiscono l’auto-narrazione rassicurante di tante visioni contemporanee del rapporto diritto-potere, contribuendo a smontare quegli assunti impregiudicati e diffusi – più o meno consapevoli da un punto di vista teorico – che postulano di fatto l’autogenerazione e l’autosufficienza del ‘giuridico’.

L'OVVIA VERITA' DEL 'POLITICO'. DIRITTO E OSTILITA' IN CARL SCHMITT

PRETEROSSI, Geminello
2009-01-01

Abstract

Il saggio ripercorre la concezione schmittiana del ‘nemico’, assumendo che il fenomeno dell’ostilità non sia solo un dato ‘limite’ di cui in qualche modo occorra dare seriamente conto, sia sul piano internazionale che su quello interno, ma soprattutto che attraverso di esso emergano taluni imprescindibili presupposti pre-giuridici del diritto stesso, che smentiscono l’auto-narrazione rassicurante di tante visioni contemporanee del rapporto diritto-potere, contribuendo a smontare quegli assunti impregiudicati e diffusi – più o meno consapevoli da un punto di vista teorico – che postulano di fatto l’autogenerazione e l’autosufficienza del ‘giuridico’.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11386/2296286
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