Il lavoro tende a mostrare come le Riflessioni diverse e critiche sull’amicizia di d’Argens lascino intravedere insospettate vicinanze con il metodo genealogico di Nietzsche, che intende mostrare come qualcosa possa nascere dal proprio opposto. La tesi espressa da d’Argens (molto vicina per certi versi a quella di La Mothe le Vayer) è rivolta a indicare come l’amicizia trovi la propria origine nell’interesse individuale e nell’amor-proprio. Lo smascheramento d’argensiano dell’amicizia si articola attraverso la critica di alcuni filosofi e moralisti antichi e moderni (Platone, Aristotele, Luciano, Cicerone, ma anche Montaigne, Charron, La Bruyère) che hanno trasformato l’amicizia in una bella chimera. Il metodo di d’Argens non è però solo negativo. Secondo d’Argens (che segue Epicuro), l’amicizia è desiderabile di per sé, anche se ha avuto inizio nell’utilità. Essa è un sentimento che non procura una felicità “suprema”, ma un bonheur fugace e fuggevole, come fragili ed effimere sono tutte le cose umane.

L'amicizia

COCCO, Vincenzo
2010-01-01

Abstract

Il lavoro tende a mostrare come le Riflessioni diverse e critiche sull’amicizia di d’Argens lascino intravedere insospettate vicinanze con il metodo genealogico di Nietzsche, che intende mostrare come qualcosa possa nascere dal proprio opposto. La tesi espressa da d’Argens (molto vicina per certi versi a quella di La Mothe le Vayer) è rivolta a indicare come l’amicizia trovi la propria origine nell’interesse individuale e nell’amor-proprio. Lo smascheramento d’argensiano dell’amicizia si articola attraverso la critica di alcuni filosofi e moralisti antichi e moderni (Platone, Aristotele, Luciano, Cicerone, ma anche Montaigne, Charron, La Bruyère) che hanno trasformato l’amicizia in una bella chimera. Il metodo di d’Argens non è però solo negativo. Secondo d’Argens (che segue Epicuro), l’amicizia è desiderabile di per sé, anche se ha avuto inizio nell’utilità. Essa è un sentimento che non procura una felicità “suprema”, ma un bonheur fugace e fuggevole, come fragili ed effimere sono tutte le cose umane.
2010
9788889351116
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