Il testo presenta i primi risultati di una ricerca in corso sull’edilizia realizzata a Salerno nel periodo compreso tra le due guerre mondiali. La ricerca si inserisce nel filone delle iniziative culturali e degli studi improntati alla riscoperta ed al recupero dell’architettura del primo Novecento ed incentrati, in particolare, sull’evoluzione del modo di costruire, considerato nelle sue reali manifestazioni materiali e in rapporto ai particolari caratteri architettonici delle opere. Il periodo storico individuato per la città di Salerno costituisce una stagione particolare e specifica della storia recente della città, in quanto, sia politicamente che culturalmente, mantiene una sua unitarietà e specificità, ed è ricco di testimonianze e realizzazioni architettoniche che hanno inciso fortemente sull’assetto e sull’immagine urbana attuale. Dal punto di vista prettamente tecnologico, gli anni Venti e gli anni Trenta del Novecento testimoniano il graduale passaggio dalle tecniche costruttive tradizionali alle strutture in calcestruzzo armato, in un clima caratterizzato dalla vivace dialettica tra una fervente tendenza al rinnovamento ed il permanere del più rassicurante legame con il passato. Il tema ha costituito anche oggetto di due mostre allestite sia nel campus di Fisciano che nel centro della città di Salerno (la prima nel febbraio-marzo 2009 incentrata principalmente sull’edilizia pubblica e la seconda nell’ottobre del 2010 incentrata perlopiù sull’edilizia residenziale privata), alle quali hanno contribuito gli studenti dei corsi di “Architettura tecnica” (nel Corso di Laurea in Ingegneria Civile) e di “Recupero e conservazione degli edifici” (prima nel Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Civile e poi nel Corso di Laurea in Ingegneria Edile – Architettura).
Salerno tra le due guerre. L'edilizia pubblica e le residenze private
RIBERA, Federica
2010-01-01
Abstract
Il testo presenta i primi risultati di una ricerca in corso sull’edilizia realizzata a Salerno nel periodo compreso tra le due guerre mondiali. La ricerca si inserisce nel filone delle iniziative culturali e degli studi improntati alla riscoperta ed al recupero dell’architettura del primo Novecento ed incentrati, in particolare, sull’evoluzione del modo di costruire, considerato nelle sue reali manifestazioni materiali e in rapporto ai particolari caratteri architettonici delle opere. Il periodo storico individuato per la città di Salerno costituisce una stagione particolare e specifica della storia recente della città, in quanto, sia politicamente che culturalmente, mantiene una sua unitarietà e specificità, ed è ricco di testimonianze e realizzazioni architettoniche che hanno inciso fortemente sull’assetto e sull’immagine urbana attuale. Dal punto di vista prettamente tecnologico, gli anni Venti e gli anni Trenta del Novecento testimoniano il graduale passaggio dalle tecniche costruttive tradizionali alle strutture in calcestruzzo armato, in un clima caratterizzato dalla vivace dialettica tra una fervente tendenza al rinnovamento ed il permanere del più rassicurante legame con il passato. Il tema ha costituito anche oggetto di due mostre allestite sia nel campus di Fisciano che nel centro della città di Salerno (la prima nel febbraio-marzo 2009 incentrata principalmente sull’edilizia pubblica e la seconda nell’ottobre del 2010 incentrata perlopiù sull’edilizia residenziale privata), alle quali hanno contribuito gli studenti dei corsi di “Architettura tecnica” (nel Corso di Laurea in Ingegneria Civile) e di “Recupero e conservazione degli edifici” (prima nel Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Civile e poi nel Corso di Laurea in Ingegneria Edile – Architettura).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.