In questo secondo volume, in continuità con le tematiche del precedente, e sempre sulla base di una copiosa e preziosa documentazione inedita, si sviluppa criticamente l’analisi di tre argomenti cruciali del Decennio francese a Napoli: il latomismo massonico dall’esperienza giacobina alla gestazione e all’affermazione della carboneria, e quindi i complessi legami tra la politica del governo napoletano, la massoneria, specie quella di rito scozzese, e la carboneria; il ruolo centrale di Cristoforo Saliceti, ministro di polizia di Giuseppe Bonaparte e Gioacchino Murat, nella difesa del regime con gli strumenti della polizia e dello spionaggio politico, nell’organizzazione del consenso e soprattutto nel controllo e nella gestione delle società segrete; il complesso e contrastato rapporto tra Napoleone e Gioacchino Murat, con particolare rilievo relativamente ai Cento giorni e alla campagna murattiana per l’indipendenza italiana. In quest’ultima vicenda, la politica di Murat e i suoi effettivi obiettivi vengono criticamente analizzati, giungendo a conclusioni nuove e originali, che si dsitaccano no-tevolmente dall’interpretazione tradizionale e corrente della storiografia murattiana, dalla Valente a Tulard. Un capitolo riguarda il giurista Michelangelo Cianciulli, ministro della Giustizia di Giuseppe Bonaparte, che rivestì un ruolo significativo nell’eversione della feudalità, nell’applicazione del Codice napoleonico e nella formazione del nuovo sistema giudiziario. La seconda parte del volume riserva ampio spazio alla ricostruzione dell’opposizione borbonica e al brigantaggio antifrancese in alcune aree del Mezzogiorno.
Il decennio francese nel Regno di Napoli (1806-1815)Studi e ricerche
BARRA, Francesco
2010
Abstract
In questo secondo volume, in continuità con le tematiche del precedente, e sempre sulla base di una copiosa e preziosa documentazione inedita, si sviluppa criticamente l’analisi di tre argomenti cruciali del Decennio francese a Napoli: il latomismo massonico dall’esperienza giacobina alla gestazione e all’affermazione della carboneria, e quindi i complessi legami tra la politica del governo napoletano, la massoneria, specie quella di rito scozzese, e la carboneria; il ruolo centrale di Cristoforo Saliceti, ministro di polizia di Giuseppe Bonaparte e Gioacchino Murat, nella difesa del regime con gli strumenti della polizia e dello spionaggio politico, nell’organizzazione del consenso e soprattutto nel controllo e nella gestione delle società segrete; il complesso e contrastato rapporto tra Napoleone e Gioacchino Murat, con particolare rilievo relativamente ai Cento giorni e alla campagna murattiana per l’indipendenza italiana. In quest’ultima vicenda, la politica di Murat e i suoi effettivi obiettivi vengono criticamente analizzati, giungendo a conclusioni nuove e originali, che si dsitaccano no-tevolmente dall’interpretazione tradizionale e corrente della storiografia murattiana, dalla Valente a Tulard. Un capitolo riguarda il giurista Michelangelo Cianciulli, ministro della Giustizia di Giuseppe Bonaparte, che rivestì un ruolo significativo nell’eversione della feudalità, nell’applicazione del Codice napoleonico e nella formazione del nuovo sistema giudiziario. La seconda parte del volume riserva ampio spazio alla ricostruzione dell’opposizione borbonica e al brigantaggio antifrancese in alcune aree del Mezzogiorno.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.