Edizione critica di testi agiografici, con introduzione e commento. Tra la metà del sec. VIII ed il terzo decennio del IX la dinastia dei principi longobardi di Benevento promosse una cospicua incetta di corpora sancta, al fine di conferire garanzia materiale e spirituale a se stessa ed alla città sede del proprio potere. Pertanto la più ricca produzione agiografica beneventana si concentrò proprio in quel periodo, facendo segnare invece una stasi fino all’XI secolo, quando si registrano i segni di una ripresa, che tuttavia non andò oltre i primi decenni del secolo seguente. Di questa breve rinascita il più fecondo protagonista fu un giovane monaco, autore anonimo di tre Vitae, rispettivamente dedicate a Giovanni da Spoleto (un ben poco noto asceta sannita), al papa Leone IX ed al patriarca bizantino Giovanni Crisostomo. Di esse il volume offre l’edizione critica con relativo commento storico, tenuto conto che, mentre la Vita del pontefice romano era già nota attraverso un’edizione settecentesca ma ormai filologicamente insufficiente, invece le altre due erano ancora inedite. Dopo l’illustrazione della figura e dell’attività del pressoché ignoto santo eremita/abbas Giovanni spoletino, il lavoro è introdotto da un ampio esame formale delle tre Vitae, utile peraltro a fissare la loro più probabile cronologia redazionale e -laddove possibile- anche ad individuarne l’ipotesto, giacché tutte e tre si presentano come riscritture di omonime precedenti redazioni. Per altro verso, il lavoro ha mirato a porre in luce le specifiche esigenze devozionali locali e le motivazioni storico-religiose di portata più generale che guidarono l’anonimo agiografo nella scelta e nella elaborazione dei tre testi.
Agiografia d'autore in area Beneventana. Le «Vitae» di Giovanni da Spoleto, Leone IX e Giovanni Crisostomo
VUOLO, Antonio
2010-01-01
Abstract
Edizione critica di testi agiografici, con introduzione e commento. Tra la metà del sec. VIII ed il terzo decennio del IX la dinastia dei principi longobardi di Benevento promosse una cospicua incetta di corpora sancta, al fine di conferire garanzia materiale e spirituale a se stessa ed alla città sede del proprio potere. Pertanto la più ricca produzione agiografica beneventana si concentrò proprio in quel periodo, facendo segnare invece una stasi fino all’XI secolo, quando si registrano i segni di una ripresa, che tuttavia non andò oltre i primi decenni del secolo seguente. Di questa breve rinascita il più fecondo protagonista fu un giovane monaco, autore anonimo di tre Vitae, rispettivamente dedicate a Giovanni da Spoleto (un ben poco noto asceta sannita), al papa Leone IX ed al patriarca bizantino Giovanni Crisostomo. Di esse il volume offre l’edizione critica con relativo commento storico, tenuto conto che, mentre la Vita del pontefice romano era già nota attraverso un’edizione settecentesca ma ormai filologicamente insufficiente, invece le altre due erano ancora inedite. Dopo l’illustrazione della figura e dell’attività del pressoché ignoto santo eremita/abbas Giovanni spoletino, il lavoro è introdotto da un ampio esame formale delle tre Vitae, utile peraltro a fissare la loro più probabile cronologia redazionale e -laddove possibile- anche ad individuarne l’ipotesto, giacché tutte e tre si presentano come riscritture di omonime precedenti redazioni. Per altro verso, il lavoro ha mirato a porre in luce le specifiche esigenze devozionali locali e le motivazioni storico-religiose di portata più generale che guidarono l’anonimo agiografo nella scelta e nella elaborazione dei tre testi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.