Figlio del Risorgimento ed espressione di quella media borghesia napoletana che ne ha ispirato gli ideali, Rocco De Zerbi si è reso protagonista, insieme ad altri esponenti come Pasquale Turiello, Raffaele De Cesare, Vittorio Imbriani, Ruggiero Bonghi, della stagione politica e culturale dei primi decenni dell’Italia unita. Animato da un forte sentimento patriottico (talvolta incline a posizioni velleitarie), ha espresso il suo pensiero in fonti di carattere prevalentemente letterario quali articoli di giornale, romanzi, scritti politici e combattive interpellanze parlamentari. Il volume ricostruisce le fasi cruciali della formazione giovanile e della successiva esperienza politica di De Zerbi; considerato a lungo un semplice «giornalista» o, in maniera riduttiva, un «poligrafo», egli è invece un personaggio poliedrico i cui scritti sono espressione di interessi multiformi, coltivati sempre con lucidità e acume. Le tematiche esaminate costituiscono il fulcro del dibattito culturale e politico del tempo: il rapporto Stato-Chiesa, la configurazione istituzionale dei partiti politici, l’emigrazione, la crisi parlamentare di fine secolo. Ciononostante egli è spesso ricordato per lo scandalo della Banca Romana, vicenda da cui fu travolto e di cui, in ultima analisi, fu vittima. De Zerbi può essere considerato un «vinto della storia» e al sua vita può essere assimilata a quella del protagonista di un romanzo d’appendice, ma in fondo egli non è altro che l’esponente emblematico di un’epoca di cui interpreta gli elementi più vivi ma anche le contraddizioni più profonde.
Stato e Nazione in Rocco De Zerbi. Vita, pensiero politico e impegno sociale di un protagonista del secondo Ottocento.Prefazione Pasquale Villani
DE ROSA, ORNELLA
2010
Abstract
Figlio del Risorgimento ed espressione di quella media borghesia napoletana che ne ha ispirato gli ideali, Rocco De Zerbi si è reso protagonista, insieme ad altri esponenti come Pasquale Turiello, Raffaele De Cesare, Vittorio Imbriani, Ruggiero Bonghi, della stagione politica e culturale dei primi decenni dell’Italia unita. Animato da un forte sentimento patriottico (talvolta incline a posizioni velleitarie), ha espresso il suo pensiero in fonti di carattere prevalentemente letterario quali articoli di giornale, romanzi, scritti politici e combattive interpellanze parlamentari. Il volume ricostruisce le fasi cruciali della formazione giovanile e della successiva esperienza politica di De Zerbi; considerato a lungo un semplice «giornalista» o, in maniera riduttiva, un «poligrafo», egli è invece un personaggio poliedrico i cui scritti sono espressione di interessi multiformi, coltivati sempre con lucidità e acume. Le tematiche esaminate costituiscono il fulcro del dibattito culturale e politico del tempo: il rapporto Stato-Chiesa, la configurazione istituzionale dei partiti politici, l’emigrazione, la crisi parlamentare di fine secolo. Ciononostante egli è spesso ricordato per lo scandalo della Banca Romana, vicenda da cui fu travolto e di cui, in ultima analisi, fu vittima. De Zerbi può essere considerato un «vinto della storia» e al sua vita può essere assimilata a quella del protagonista di un romanzo d’appendice, ma in fondo egli non è altro che l’esponente emblematico di un’epoca di cui interpreta gli elementi più vivi ma anche le contraddizioni più profonde.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.