Il lavoro prende in esame i contrassegni alfabetici incisi sui blocchi della mura di fortificazione di Velia, secondo una pratica molto diffusa in diversi ambiti del mondo antico per esigenze legate all’organizzazione del cantiere e del lavoro. Nel caso di Velia si tratta di una documentazione epigrafica spesso citata dagli studiosi ma finora mai presa in esame. Essa viene analizzata, e dal punto di vista epigrafico e dal punto di vista funzionale, nel quadro di quella relativa agli altri centri greci e non greci della Magna Grecia e della Sicilia. I contrassegni velini sono tutti costituiti da monogrammi e sigle, mentre risultano assenti i simboli molto utilizzati in altri centri. I monogrammi sono impiegati con funzione di marche di cava, mentre le sigle riguardano la destinazione dei blocchi o il carattere pubblico dei monumenti nei quali essi vengono utilizzati. L’analisi epigrafica di tale documentazione apporta qualche contributo alla dibattuta questione della cronologia delle mura di fortificazione veline, al centro, in questi ultimi anni, di ampi programmi di studio e restauro. Il suo esame, inoltre, fornisce utili elementi per ricostruire l’evoluzione della forma delle lettere nell’epigrafia velina e qualche interessante spunto, come ad esempio nel caso di alpha con barra centrale spezzata, per l’epigrafia greca in generale.

Contrassegni alfabetici dalle fortificazioni di Velia

VECCHIO, LUIGI
2010-01-01

Abstract

Il lavoro prende in esame i contrassegni alfabetici incisi sui blocchi della mura di fortificazione di Velia, secondo una pratica molto diffusa in diversi ambiti del mondo antico per esigenze legate all’organizzazione del cantiere e del lavoro. Nel caso di Velia si tratta di una documentazione epigrafica spesso citata dagli studiosi ma finora mai presa in esame. Essa viene analizzata, e dal punto di vista epigrafico e dal punto di vista funzionale, nel quadro di quella relativa agli altri centri greci e non greci della Magna Grecia e della Sicilia. I contrassegni velini sono tutti costituiti da monogrammi e sigle, mentre risultano assenti i simboli molto utilizzati in altri centri. I monogrammi sono impiegati con funzione di marche di cava, mentre le sigle riguardano la destinazione dei blocchi o il carattere pubblico dei monumenti nei quali essi vengono utilizzati. L’analisi epigrafica di tale documentazione apporta qualche contributo alla dibattuta questione della cronologia delle mura di fortificazione veline, al centro, in questi ultimi anni, di ampi programmi di studio e restauro. Il suo esame, inoltre, fornisce utili elementi per ricostruire l’evoluzione della forma delle lettere nell’epigrafia velina e qualche interessante spunto, come ad esempio nel caso di alpha con barra centrale spezzata, per l’epigrafia greca in generale.
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