La introduzione della fattispecie di atti persecutori di cui all’art.612 bis c.p. ha avuto ampia risonanza nel dibattito mediatico e ha riproposto il problema del rapporto tra l’andamento reale, rappresentazione mediatica e percezione sociale della criminalità. I datti pubblicati in Italia dall’Osservatorio di Pavia Media Research e negli U.S.A. dal Center for Media and Pubblic Affairs rivelano in entrambi i casi una netta controtendenza tra criminalità reale e criminalità mediata che fa apparire del tutto infondata la percezione sociale del crimine e ingiustificato l’allarme sociale periodicamente suscitato dai media. Ne deriva una “bolla mediatica” nella rappresentazione sociale del crimine che produce effetti discutibilissimi sulla legislazione; l’indagine sulle ragioni profonde dell’interesse individuale per fatti di criminalità e sulle dinamiche del mercato della comunicazione di massa ne definisce le cause e rende possibile la definizione di eventuali rimedi.
Le minime ragioni della legislazione penale simbolica: la criminalità mediata
SCHIAFFO, Francesco
2010
Abstract
La introduzione della fattispecie di atti persecutori di cui all’art.612 bis c.p. ha avuto ampia risonanza nel dibattito mediatico e ha riproposto il problema del rapporto tra l’andamento reale, rappresentazione mediatica e percezione sociale della criminalità. I datti pubblicati in Italia dall’Osservatorio di Pavia Media Research e negli U.S.A. dal Center for Media and Pubblic Affairs rivelano in entrambi i casi una netta controtendenza tra criminalità reale e criminalità mediata che fa apparire del tutto infondata la percezione sociale del crimine e ingiustificato l’allarme sociale periodicamente suscitato dai media. Ne deriva una “bolla mediatica” nella rappresentazione sociale del crimine che produce effetti discutibilissimi sulla legislazione; l’indagine sulle ragioni profonde dell’interesse individuale per fatti di criminalità e sulle dinamiche del mercato della comunicazione di massa ne definisce le cause e rende possibile la definizione di eventuali rimedi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.