La documentazione giudiziaria dell’Italia meridionale medievale ha sempre rivestito un ruolo notevole nel panorama della produzione scritta sin da quando, già a partire dall’VIII-IX secolo e prima della costituzione del Regno di Sicilia, in un clima di ampia e diffusa conflittualità, nei singoli centri urbani e periferici si riunivano le corti di giustizia, diversamente organizzate a seconda dei contesti giuridici di riferimento e delle consuetudini locali. In particolare, le notitiae iudicati prodotte nelle zone longobarde rappresentano una fonte insostituibile per la conoscenza della amministrazione della giustizia fino alla seconda metà dell’XI secolo, tanto più che il loro modello sembra in gran parte sopravvivere in età normanna sia per quanto riguarda la struttura compositiva dei documenti sia per ciò che attiene l’iter processuale e le persone che componevano il tribunale giudicante. L’intervento si propone i seguenti obiettivi: 1) Stabilire caratteri e tipologie dei documenti giudiziari di età sveva prodotti innanzitutto nelle zone della Campania già longobarda al fine di accertare persistenze e trasformazioni rispetto agli schemi precedenti; 2) Verificare, anche attraverso un confronto con analoghi prodotti di altre aree geografiche, un eventuale superamento delle differenze locali all’interno di un quadro di sempre più vigoroso accentramento politico; 3) Comprendere quanto e come in determinati contesti siano state recepite ed applicate le norme fridericiane in tema di amministrazione della giustizia e, di conseguenza, quali livelli di corrispondenza tra dottrina e prassi siano stati di volta in volta raggiunti.
La documentazione giudiziaria e l'amministrazione della giustizia nel Regno di Sicilia in età sveva
GALANTE, Maria
2011
Abstract
La documentazione giudiziaria dell’Italia meridionale medievale ha sempre rivestito un ruolo notevole nel panorama della produzione scritta sin da quando, già a partire dall’VIII-IX secolo e prima della costituzione del Regno di Sicilia, in un clima di ampia e diffusa conflittualità, nei singoli centri urbani e periferici si riunivano le corti di giustizia, diversamente organizzate a seconda dei contesti giuridici di riferimento e delle consuetudini locali. In particolare, le notitiae iudicati prodotte nelle zone longobarde rappresentano una fonte insostituibile per la conoscenza della amministrazione della giustizia fino alla seconda metà dell’XI secolo, tanto più che il loro modello sembra in gran parte sopravvivere in età normanna sia per quanto riguarda la struttura compositiva dei documenti sia per ciò che attiene l’iter processuale e le persone che componevano il tribunale giudicante. L’intervento si propone i seguenti obiettivi: 1) Stabilire caratteri e tipologie dei documenti giudiziari di età sveva prodotti innanzitutto nelle zone della Campania già longobarda al fine di accertare persistenze e trasformazioni rispetto agli schemi precedenti; 2) Verificare, anche attraverso un confronto con analoghi prodotti di altre aree geografiche, un eventuale superamento delle differenze locali all’interno di un quadro di sempre più vigoroso accentramento politico; 3) Comprendere quanto e come in determinati contesti siano state recepite ed applicate le norme fridericiane in tema di amministrazione della giustizia e, di conseguenza, quali livelli di corrispondenza tra dottrina e prassi siano stati di volta in volta raggiunti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.