La frazione organica è la componente merceologica maggiormente presente nei rifiuti solidi urbani e la sua gestione incide in maniera significativa sull’economia dei “piccoli comuni” (< 5.000 abitanti) soprattutto in quelle realtà, come la Campania, dove non esiste ancora un’adeguata impiantistica. In questi casi l’unica alternativa di trattamento dell’organico è il compostaggio domestico. L’attività descritta è stata sviluppata con riferimento al comune di Calvanico, in provincia di Salerno, ma i risultati ottenuti, e soprattutto l’approccio metodologico adottato, sono estendibili ad altre realtà territoriali. La propensione della popolazione ad attuare la pratica del compostaggio domestico è stata valutata tramite un’indagine telefonica, con ottimi risultati. A seguire è stato confrontato il costo di due composter “fai da te” (in legno e in materiale metallico) sperimentati da altrettanti utenti presi a campione. L’analisi del ciclo di vita (Life Cycle Assessment), condotta con il codice di calcolo SimaPro ha consentito di caratterizzare gli impatti negativi e i benefici ambientali conseguenti alla realizzazione dei due manufatti posti a confronto e il trattamento degli stessi una volta divenuti rifiuto. Infine, è stato scelto il “miglior” composter tra i due sperimentati attraverso una semplice procedura di analisi multicriteriale che ha tenuto conto sia degli aspetti economici sia di quelli ambientali. I risultati ottenuti hanno evidenziano la necessità di puntare all’utilizzo di materiali naturali quali il legno.

Analisi socioeconomica e ambientale sul compostaggio domestico

DE FEO, Giovanni;
2011-01-01

Abstract

La frazione organica è la componente merceologica maggiormente presente nei rifiuti solidi urbani e la sua gestione incide in maniera significativa sull’economia dei “piccoli comuni” (< 5.000 abitanti) soprattutto in quelle realtà, come la Campania, dove non esiste ancora un’adeguata impiantistica. In questi casi l’unica alternativa di trattamento dell’organico è il compostaggio domestico. L’attività descritta è stata sviluppata con riferimento al comune di Calvanico, in provincia di Salerno, ma i risultati ottenuti, e soprattutto l’approccio metodologico adottato, sono estendibili ad altre realtà territoriali. La propensione della popolazione ad attuare la pratica del compostaggio domestico è stata valutata tramite un’indagine telefonica, con ottimi risultati. A seguire è stato confrontato il costo di due composter “fai da te” (in legno e in materiale metallico) sperimentati da altrettanti utenti presi a campione. L’analisi del ciclo di vita (Life Cycle Assessment), condotta con il codice di calcolo SimaPro ha consentito di caratterizzare gli impatti negativi e i benefici ambientali conseguenti alla realizzazione dei due manufatti posti a confronto e il trattamento degli stessi una volta divenuti rifiuto. Infine, è stato scelto il “miglior” composter tra i due sperimentati attraverso una semplice procedura di analisi multicriteriale che ha tenuto conto sia degli aspetti economici sia di quelli ambientali. I risultati ottenuti hanno evidenziano la necessità di puntare all’utilizzo di materiali naturali quali il legno.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11386/3093513
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