L'idea dell'«eresia» intesa come «demagogia» ha una lunga storia in età moserna, ma che in pieno illuminismo settecentesco si mostra - forse per la prima volta in maniera evidente - come problema da storicizzare non in relazione al passato storico, ma al presente «riformato» da comprendere soprattutto a partire dalle sue stesse radici. In questa direzione si muovono alcune considerazioni di Alfonso M. verso le «eresie» della sua epoca. Nell'«opera dommatica contro gli eretici pretesi riformati» (1769) e nel «Trionfo della Chiesa cioè Istoria dell'eresie colle loro confutazioni» (1772), in sintonia con una lunga e meticolosa formazione culturale, costruirà la sua breve, ma intensa riflessione/confutazione sui "materialisti e i deisti", proponendo per questa specifica circostanza l'idea di una nuova "eresia", specialmente con riferimento al "Deismo". Il dibattito culturale tra Sei e Settecento proponeva all'attenzione di Alfonso M. l'esame dei fatti in luogo delle teorie. Da qui ne risultava in Alfonso M. la necessità di rivalutare la storia, ponendo, però, in risalto i suoi necessari legami con la Chiesa, con le sue secolari vicende, con le sue origini evangeliche.

Sic et non: il «simbolo tridentino» e la «teologia riformata». In margine alle opere di Alfonso M. de Liguori contro le eresie

TORTORA, Alfonso
2011

Abstract

L'idea dell'«eresia» intesa come «demagogia» ha una lunga storia in età moserna, ma che in pieno illuminismo settecentesco si mostra - forse per la prima volta in maniera evidente - come problema da storicizzare non in relazione al passato storico, ma al presente «riformato» da comprendere soprattutto a partire dalle sue stesse radici. In questa direzione si muovono alcune considerazioni di Alfonso M. verso le «eresie» della sua epoca. Nell'«opera dommatica contro gli eretici pretesi riformati» (1769) e nel «Trionfo della Chiesa cioè Istoria dell'eresie colle loro confutazioni» (1772), in sintonia con una lunga e meticolosa formazione culturale, costruirà la sua breve, ma intensa riflessione/confutazione sui "materialisti e i deisti", proponendo per questa specifica circostanza l'idea di una nuova "eresia", specialmente con riferimento al "Deismo". Il dibattito culturale tra Sei e Settecento proponeva all'attenzione di Alfonso M. l'esame dei fatti in luogo delle teorie. Da qui ne risultava in Alfonso M. la necessità di rivalutare la storia, ponendo, però, in risalto i suoi necessari legami con la Chiesa, con le sue secolari vicende, con le sue origini evangeliche.
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