Scopo del presente lavoro è di analizzare il supporto dei sistemi di gestione integrati alla governance dei sistemi reticolari di imprese. L’oggetto di indagine, pertanto, è rappresentato dai network, che per loro natura si caratterizzano per un maggior grado di complessità rispetto alle altre organizzazioni. La chiave di lettura scelta è quella dell’approccio sistemico vitale, mediante la quale viene approfondita un’indagine sulla governance delle organizzazioni reticolari, per capire a quali condizioni queste ultime possano considerarsi vitali. Il lavoro, inizialmente (parte I, capitolo 1), analizza come sia stato affrontato, dai più accreditati studiosi di economia di impresa, il tema del governo, soffermandosi sul passaggio da fordismo a post-fordismo, evidenziandone il cambiamento delle relative logiche di fondo. L’accresciuta importanza delle diverse entità sistemiche con le quali l’impresa interagisce ha stimolato, quindi, il ricercatore a soffermarsi più che sul governo d’impresa, sulla governance della stessa. In tale sezione viene introdotto l’approccio sistemico vitale quale strumento di analisi delle problematiche di impresa, mostrandone peculiarità e potenzialità nella interpretazione dei fenomeni socio-economici. Dagli spunti forniti dalla evoluzione socio-economica d’impresa (capitolo 2), si sviluppa la tesi secondo la quale l’avvenuta rivoluzione reticolare/relazionale, per la differente natura dell’impresa, ha imposto nuove modalità di governo della stessa e, pertanto, mutati approcci per la armonizzazione relazionale tra organo di governo e componenti sovra-sistemiche e sub-sistemiche; in tal senso, giova precisare che nel lavoro si preferisce utilizzare il termine governo, quando si vuole fare riferimento alla visione tradizionale della funzione dell’organo di governo, inteso come soggetto che svolge l’attività di indirizzo e guida autonomamente, e il termine governance quando, invece, ci si intende riferire ad una dinamica più complessa, frutto di armoniche relazioni intersistemiche. Lo studio approfondisce, quindi, sia la network theory, che le dinamiche di coesione che nelle diverse forme stimolano l’aggregazione reticolare, concentrandosi sulle condizioni per le quali una rete possa considerarsi “vitale”. Al riguardo si porterà avanti la tesi secondo la quale i network che potenzialmente possono assurgere a sistemi vitali sono quelli dotati di organo di governo e struttura e, quindi, caratterizzati da un sistema di relazioni stabili e baricentrate. Tale posizione appare opportuna, non tanto per la impossibilità di un network privo di una delle due componenti di sopravvivere nel tempo, quanto per il fatto che il lavoro intende investigare sugli elementi che favoriscono la governabilità del network. Il considerare tale forma aggregativa quale entità sistemica, che trova il suo presupposto nella stabilizzazione relazionale tra i nodi della rete, supera la concezione di network quale modello organizzati-vo, qualificandolo in ottica sistemica, consentendone l’analisi delle caratteristiche dinamiche e strutturali, come se fosse un’impresa. Di fatto, il testo risulta composto da tre parti. La descritta introduzione teorica su governo, governance, ASV e rete vitale (parte I), infatti, sfocia in una caratterizzazione gestionale fornita da due modelli a supporto della integrazione sistemica (parte II) e si conclude con due approfondimenti pratici, circa l’applicazione dei concetti teorici trattati (parte III). La parte II del lavoro, dunque, intende palesare alcune implicazioni su governo e gestione nei network di imprese. All’uopo sono sviluppati, ed analizzati criticamente, due modelli a supporto dell’organo di governo dell’aggregato reticolare, rappresentati dal modello della dinamica strategica e dal modello dei sistemi di gestione integrata. Il capitolo 3 principia con un approfondimento sul passaggio dalla pianificazione di tipo tradizionale ad un modello strategico più ampio tramite il quale, coerentemente con gli indirizzi forniti da una indiscussa interdipendenza tra impresa e contesto, è possibile governare le dinamiche del network. In quest’ottica, il lavoro descrive tale modello, di tipo ciclico-iterativo, reinterpretato negli aggregati reticolari e la sua capacità di rafforzare l’azione dell’organo di governo in ottica relazionale e comunicativa con il contesto di riferimento, costituito non più solo da un oggetto di analisi finalizzato ad una azione endogena (rivolta ai subsistemi), ma da entità sovrasistemiche con le quali avviare relazioni armoniche e stabili. In questa prospettiva il modello della dinamica strategica, quale momento di sintesi e di decision making ad opera dell’organo di governo, riletto nel contesto relazionale inter-impresa, rappresenta un possibile strumento a supporto di una efficace governance. In contesti relazionali arti-colati, quali quelli delle strutture reticolari si osserva che tale modello conserva validità, pur nell’assunzione che l’organo di governo, protagonista delle dinamiche in esso descritte, deve es-sere quello dell’aggregato reticolare. Il capitolo si chiude mostrando l’opportunità, in special modo negli aggregati reticolari, di interazioni sistemiche basate sul dialogo e sull’ascolto, piuttosto che sull’opportunismo; al fine di facilitare i rapporti di interfaccia e potenziare i relativi flussi comunicativi, l’organo di governo del network appare supportato da strumenti di gestione integrata, utili a regolare e coordinare il flusso interazionale, sia nell’ambito della rete, sia tra quest’ultima e le entità sistemiche con le quali essa si relaziona. Ciò considerato, nel capitolo 4 viene analizzato il modello dei sistemi di gestione integrata (qualità, ambiente, sicurezza ed etica), quale strumento gestionale/organizzativo abilitante l’esercizio di una efficace governance capace, da un lato, di identificare le criticità sul perseguimento della finalità sistemica (politica) e, dall’altro, di condurre le entità sistemiche costituenti l’aggregato lungo il difficile sentiero che porta alla sopravvivenza. Invero tale modello, supportato da un metamodello ordinato-re, l’esoscheletro organizzativo, agevola l’armonizzazione relazionale del network, rafforzando la capacità dello stesso ad essere governato. Tale rafforzamento della governance dell’aggregato reticolare appare associato, inoltre, alla ricerca di un’armonica interazione sistemica tra governo e gestione nel network vitale. Lo schema della dinamica strategica, infatti, elemento a sostegno del governo dell’aggregato, deve svilupparsi in modo coerente con la gestione, supportata dal modello dei sistemi di gestione integrati. L’esistente dicotomia logico-decisionale tra i due piani (governo e gestione) sembra essere un’interessante sfida con la quale confrontarsi per il fatto che la indubbia interconnessione tra loro esistente suggerisce la ricerca di un’armonica coerenza al fine di rafforzare la capacità di governance del sistema nel suo complesso. Dopo aver approfondito criticità e vantaggi dell’integrazione sistemica perseguibile con tali modelli, il capitolo si chiude, dunque, con la convergenza dei modelli di gestione integrata con lo schema della dinamica strategica, ricercandone una mutua interdipendenza nell’ambito di un coerente ed armonico quadro, finalizzato al perseguimento di un obiettivo sistemico dell’aggregato reticolare. La parte terza intende esplorare due interpretazioni pratiche delle teorie esposte nel corso delle due precedenti sezioni. Nella Appendice I, infatti, si analizza criticamente il contri-buto delle tecnologie informatiche ai rapporti interimpresa, quali facilitatori comunicazionali ed internazionali, abilitanti relazioni inter ed inter-impresa. In sostanza, tramite l’esplicitazione di alcuni modelli software e di strumenti radicati nel mercato italiano ed internazionale, si dà evidenza in merito allo sviluppo dei rap-porti interimpresa, con particolare focus anche sulle aggregazioni reticolari, fornito dalle suddette tecnologie. Giova premettere che l’interpretazione conferita non vuole essere “forte”, nel senso che non ritiene che tali soluzioni informatiche siano necessarie allo sviluppo reticolare; piuttosto si intende dimostrare che esse siano nella maggior parte dei casi, di notevole utilità. Nella Appendice II, infine, si intende dimostrare lo sviluppo e l’attuazione di un progetto di concezione di un sistema di gestione integrato, negli aggregati reticolari. Ovviamente il tema, che immaginiamo di interesse per chiunque voglia investigare sulla praticità ed applicabilità delle tesi sviluppate dal ricercatore, trova in questa sua caratterizzazione operativa il suo limite! Non si intende, infatti, mostrare una applicazione valida in ogni contesto reticolare, né tantomeno si ha la presunzione di ritenere che lo sviluppo conferito sia l’unico perseguibile. Ciononostante, il dettaglio, volutamente imposto, alle considerazioni, e taluni casi empirici esemplificativi delle fasi dell’iniziativa descritta, intendono stimolare nel lettore elementi di analisi critica ed ulte-riori spunti di riflessione. E’ con sincera stima e gratitudine che ringrazio il prof. Gaetano Golinelli per i preziosi suggerimenti ed indirizzi, oltre che per aver accolto il lavoro nella collana da lui diretta. Alla genesi, impostazione e sviluppo scientifico e metodologico del lavoro ha contribuito in modo decisivo il supporto del prof. Marco Pellicano, che pertanto sento di ringraziare con vivido affetto e gratitudine. Un sentito ringraziamento, va agli allievi del prof. Marco Pellicano (Maria Ciasullo, Bice Della Piana, Giulia Monetta, Sandra Sarno). Infine ringrazio la mia famiglia, per la notevole pazienza di-mostratami, ed il piccolo Nello, per l’entusiasmo e la carica che mi infonde ogni giorno della mia vita.

L'integrazione sistemica degli aggregati reticolari di impresa

POLESE, Francesco
2004-01-01

Abstract

Scopo del presente lavoro è di analizzare il supporto dei sistemi di gestione integrati alla governance dei sistemi reticolari di imprese. L’oggetto di indagine, pertanto, è rappresentato dai network, che per loro natura si caratterizzano per un maggior grado di complessità rispetto alle altre organizzazioni. La chiave di lettura scelta è quella dell’approccio sistemico vitale, mediante la quale viene approfondita un’indagine sulla governance delle organizzazioni reticolari, per capire a quali condizioni queste ultime possano considerarsi vitali. Il lavoro, inizialmente (parte I, capitolo 1), analizza come sia stato affrontato, dai più accreditati studiosi di economia di impresa, il tema del governo, soffermandosi sul passaggio da fordismo a post-fordismo, evidenziandone il cambiamento delle relative logiche di fondo. L’accresciuta importanza delle diverse entità sistemiche con le quali l’impresa interagisce ha stimolato, quindi, il ricercatore a soffermarsi più che sul governo d’impresa, sulla governance della stessa. In tale sezione viene introdotto l’approccio sistemico vitale quale strumento di analisi delle problematiche di impresa, mostrandone peculiarità e potenzialità nella interpretazione dei fenomeni socio-economici. Dagli spunti forniti dalla evoluzione socio-economica d’impresa (capitolo 2), si sviluppa la tesi secondo la quale l’avvenuta rivoluzione reticolare/relazionale, per la differente natura dell’impresa, ha imposto nuove modalità di governo della stessa e, pertanto, mutati approcci per la armonizzazione relazionale tra organo di governo e componenti sovra-sistemiche e sub-sistemiche; in tal senso, giova precisare che nel lavoro si preferisce utilizzare il termine governo, quando si vuole fare riferimento alla visione tradizionale della funzione dell’organo di governo, inteso come soggetto che svolge l’attività di indirizzo e guida autonomamente, e il termine governance quando, invece, ci si intende riferire ad una dinamica più complessa, frutto di armoniche relazioni intersistemiche. Lo studio approfondisce, quindi, sia la network theory, che le dinamiche di coesione che nelle diverse forme stimolano l’aggregazione reticolare, concentrandosi sulle condizioni per le quali una rete possa considerarsi “vitale”. Al riguardo si porterà avanti la tesi secondo la quale i network che potenzialmente possono assurgere a sistemi vitali sono quelli dotati di organo di governo e struttura e, quindi, caratterizzati da un sistema di relazioni stabili e baricentrate. Tale posizione appare opportuna, non tanto per la impossibilità di un network privo di una delle due componenti di sopravvivere nel tempo, quanto per il fatto che il lavoro intende investigare sugli elementi che favoriscono la governabilità del network. Il considerare tale forma aggregativa quale entità sistemica, che trova il suo presupposto nella stabilizzazione relazionale tra i nodi della rete, supera la concezione di network quale modello organizzati-vo, qualificandolo in ottica sistemica, consentendone l’analisi delle caratteristiche dinamiche e strutturali, come se fosse un’impresa. Di fatto, il testo risulta composto da tre parti. La descritta introduzione teorica su governo, governance, ASV e rete vitale (parte I), infatti, sfocia in una caratterizzazione gestionale fornita da due modelli a supporto della integrazione sistemica (parte II) e si conclude con due approfondimenti pratici, circa l’applicazione dei concetti teorici trattati (parte III). La parte II del lavoro, dunque, intende palesare alcune implicazioni su governo e gestione nei network di imprese. All’uopo sono sviluppati, ed analizzati criticamente, due modelli a supporto dell’organo di governo dell’aggregato reticolare, rappresentati dal modello della dinamica strategica e dal modello dei sistemi di gestione integrata. Il capitolo 3 principia con un approfondimento sul passaggio dalla pianificazione di tipo tradizionale ad un modello strategico più ampio tramite il quale, coerentemente con gli indirizzi forniti da una indiscussa interdipendenza tra impresa e contesto, è possibile governare le dinamiche del network. In quest’ottica, il lavoro descrive tale modello, di tipo ciclico-iterativo, reinterpretato negli aggregati reticolari e la sua capacità di rafforzare l’azione dell’organo di governo in ottica relazionale e comunicativa con il contesto di riferimento, costituito non più solo da un oggetto di analisi finalizzato ad una azione endogena (rivolta ai subsistemi), ma da entità sovrasistemiche con le quali avviare relazioni armoniche e stabili. In questa prospettiva il modello della dinamica strategica, quale momento di sintesi e di decision making ad opera dell’organo di governo, riletto nel contesto relazionale inter-impresa, rappresenta un possibile strumento a supporto di una efficace governance. In contesti relazionali arti-colati, quali quelli delle strutture reticolari si osserva che tale modello conserva validità, pur nell’assunzione che l’organo di governo, protagonista delle dinamiche in esso descritte, deve es-sere quello dell’aggregato reticolare. Il capitolo si chiude mostrando l’opportunità, in special modo negli aggregati reticolari, di interazioni sistemiche basate sul dialogo e sull’ascolto, piuttosto che sull’opportunismo; al fine di facilitare i rapporti di interfaccia e potenziare i relativi flussi comunicativi, l’organo di governo del network appare supportato da strumenti di gestione integrata, utili a regolare e coordinare il flusso interazionale, sia nell’ambito della rete, sia tra quest’ultima e le entità sistemiche con le quali essa si relaziona. Ciò considerato, nel capitolo 4 viene analizzato il modello dei sistemi di gestione integrata (qualità, ambiente, sicurezza ed etica), quale strumento gestionale/organizzativo abilitante l’esercizio di una efficace governance capace, da un lato, di identificare le criticità sul perseguimento della finalità sistemica (politica) e, dall’altro, di condurre le entità sistemiche costituenti l’aggregato lungo il difficile sentiero che porta alla sopravvivenza. Invero tale modello, supportato da un metamodello ordinato-re, l’esoscheletro organizzativo, agevola l’armonizzazione relazionale del network, rafforzando la capacità dello stesso ad essere governato. Tale rafforzamento della governance dell’aggregato reticolare appare associato, inoltre, alla ricerca di un’armonica interazione sistemica tra governo e gestione nel network vitale. Lo schema della dinamica strategica, infatti, elemento a sostegno del governo dell’aggregato, deve svilupparsi in modo coerente con la gestione, supportata dal modello dei sistemi di gestione integrati. L’esistente dicotomia logico-decisionale tra i due piani (governo e gestione) sembra essere un’interessante sfida con la quale confrontarsi per il fatto che la indubbia interconnessione tra loro esistente suggerisce la ricerca di un’armonica coerenza al fine di rafforzare la capacità di governance del sistema nel suo complesso. Dopo aver approfondito criticità e vantaggi dell’integrazione sistemica perseguibile con tali modelli, il capitolo si chiude, dunque, con la convergenza dei modelli di gestione integrata con lo schema della dinamica strategica, ricercandone una mutua interdipendenza nell’ambito di un coerente ed armonico quadro, finalizzato al perseguimento di un obiettivo sistemico dell’aggregato reticolare. La parte terza intende esplorare due interpretazioni pratiche delle teorie esposte nel corso delle due precedenti sezioni. Nella Appendice I, infatti, si analizza criticamente il contri-buto delle tecnologie informatiche ai rapporti interimpresa, quali facilitatori comunicazionali ed internazionali, abilitanti relazioni inter ed inter-impresa. In sostanza, tramite l’esplicitazione di alcuni modelli software e di strumenti radicati nel mercato italiano ed internazionale, si dà evidenza in merito allo sviluppo dei rap-porti interimpresa, con particolare focus anche sulle aggregazioni reticolari, fornito dalle suddette tecnologie. Giova premettere che l’interpretazione conferita non vuole essere “forte”, nel senso che non ritiene che tali soluzioni informatiche siano necessarie allo sviluppo reticolare; piuttosto si intende dimostrare che esse siano nella maggior parte dei casi, di notevole utilità. Nella Appendice II, infine, si intende dimostrare lo sviluppo e l’attuazione di un progetto di concezione di un sistema di gestione integrato, negli aggregati reticolari. Ovviamente il tema, che immaginiamo di interesse per chiunque voglia investigare sulla praticità ed applicabilità delle tesi sviluppate dal ricercatore, trova in questa sua caratterizzazione operativa il suo limite! Non si intende, infatti, mostrare una applicazione valida in ogni contesto reticolare, né tantomeno si ha la presunzione di ritenere che lo sviluppo conferito sia l’unico perseguibile. Ciononostante, il dettaglio, volutamente imposto, alle considerazioni, e taluni casi empirici esemplificativi delle fasi dell’iniziativa descritta, intendono stimolare nel lettore elementi di analisi critica ed ulte-riori spunti di riflessione. E’ con sincera stima e gratitudine che ringrazio il prof. Gaetano Golinelli per i preziosi suggerimenti ed indirizzi, oltre che per aver accolto il lavoro nella collana da lui diretta. Alla genesi, impostazione e sviluppo scientifico e metodologico del lavoro ha contribuito in modo decisivo il supporto del prof. Marco Pellicano, che pertanto sento di ringraziare con vivido affetto e gratitudine. Un sentito ringraziamento, va agli allievi del prof. Marco Pellicano (Maria Ciasullo, Bice Della Piana, Giulia Monetta, Sandra Sarno). Infine ringrazio la mia famiglia, per la notevole pazienza di-mostratami, ed il piccolo Nello, per l’entusiasmo e la carica che mi infonde ogni giorno della mia vita.
2004
88-13-25494-6
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11386/3107555
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact