Il volume ricostruisce il contesto fenomenologico dell’elaborazione derridiana del concetto di “archi-scrittura”, evidenziandone la funzione chiave all’interno della proposta della decostruzione. Attraverso l’analisi delle prime opere di Derrida, in particolare quelle dedicate a Husserl, l’archi-scrittura appare come la riformulazione del plesso percezione-ritenzione-memoria e quindi delle condizioni di possibilità dell’esperienza. In questa prospettiva, da un lato si rivela necessaria una riformulazione delle condizioni di possibilità della costituzione delle oggettualità ideali (le idealità delle scienze), dall’altro, è possibile inquadrare diversamente l’interesse del filosofo franco-algerino per la letteratura, la poesia e la pratica della scrittura in generale. La scrittura, in particolare la scrittura poetica e letteraria, si rivela essere l’elemento dell’attestazione della singolarità, irriducibile ad ogni generalizazione e quindi anche l’elemento attraverso il quale ripensare la relazione all’altro e cioè la dimensione etica dell’esperienza.
Spettrografie. Jacques Derrida tra singolarità e scrittura.
VITALE, Francesco
2008-01-01
Abstract
Il volume ricostruisce il contesto fenomenologico dell’elaborazione derridiana del concetto di “archi-scrittura”, evidenziandone la funzione chiave all’interno della proposta della decostruzione. Attraverso l’analisi delle prime opere di Derrida, in particolare quelle dedicate a Husserl, l’archi-scrittura appare come la riformulazione del plesso percezione-ritenzione-memoria e quindi delle condizioni di possibilità dell’esperienza. In questa prospettiva, da un lato si rivela necessaria una riformulazione delle condizioni di possibilità della costituzione delle oggettualità ideali (le idealità delle scienze), dall’altro, è possibile inquadrare diversamente l’interesse del filosofo franco-algerino per la letteratura, la poesia e la pratica della scrittura in generale. La scrittura, in particolare la scrittura poetica e letteraria, si rivela essere l’elemento dell’attestazione della singolarità, irriducibile ad ogni generalizazione e quindi anche l’elemento attraverso il quale ripensare la relazione all’altro e cioè la dimensione etica dell’esperienza.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.