II tema dell’impresa agricola assume oggi una coloritura del tutto particolare in conseguenza dell’intervento legislativo del 2001, le cui incidenze sulla fattispecie, sulla sua disciplina e sull’impianto normativo del diritto dell’impresa tout court non sono di poco momento. II Governo, in attuazione di una legge delega, ha emanato i decreti legislativi n. 226, 227 e 228 del 18 maggio 2001, con l’ultimo dei quali, rispondendo alla necessità da tempo avvertita di innovare le norme in materia agricola, ha provveduto, tra le altre cose, a ridefinire la nozione di imprenditore agricolo contenuta nell’articolo 2135 che aveva accompagnato intatta sessant’anni di vigenza del codice civile. Le innovazioni tecnologiche e l’ampliamento dei mercati, l’evoluzione dei rapporti politici ed economici internazionali, l’esposizione intensa negli scambi finanziari, demografici e cultuali con altri Paesi e Regioni del mondo sono evidentemente le ragioni poste a base dell’intervento riformatore. Ne è scaturita una figura di impresa agricola polifunzionale, dotata cioè di una pluralità espressiva che si è tradotta nella scelta di una gamma di produzione varia, tesa a raccogliere le diverse istanze provenienti dal mercato
L'imprenditore agricolo
VECCHIONE, Antonio
2004-01-01
Abstract
II tema dell’impresa agricola assume oggi una coloritura del tutto particolare in conseguenza dell’intervento legislativo del 2001, le cui incidenze sulla fattispecie, sulla sua disciplina e sull’impianto normativo del diritto dell’impresa tout court non sono di poco momento. II Governo, in attuazione di una legge delega, ha emanato i decreti legislativi n. 226, 227 e 228 del 18 maggio 2001, con l’ultimo dei quali, rispondendo alla necessità da tempo avvertita di innovare le norme in materia agricola, ha provveduto, tra le altre cose, a ridefinire la nozione di imprenditore agricolo contenuta nell’articolo 2135 che aveva accompagnato intatta sessant’anni di vigenza del codice civile. Le innovazioni tecnologiche e l’ampliamento dei mercati, l’evoluzione dei rapporti politici ed economici internazionali, l’esposizione intensa negli scambi finanziari, demografici e cultuali con altri Paesi e Regioni del mondo sono evidentemente le ragioni poste a base dell’intervento riformatore. Ne è scaturita una figura di impresa agricola polifunzionale, dotata cioè di una pluralità espressiva che si è tradotta nella scelta di una gamma di produzione varia, tesa a raccogliere le diverse istanze provenienti dal mercatoI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.