Dell’incontro di C. Trebazio Testa con l’epicureismo si ha notizia da Cic. ad fam. 7.12.1. Il tipo di intessuto letterario rimanda a un privato antico tra Cicerone e Trebazio e l’oratore pone l’insuperabile antinomia: come può il giureconsulto essere epicureo? ambigue logiche avrebbero giustificato tale contestualità - < Sed quonam modo ius civile defendes, cum omnia tua causa facias, non civium? > - a costi alti e con conseguenze rovinose. Che ne sarebbe stato della formula fiduciaria < ut inter bonos bene agier oportet? >, e come si sarebbe potuto applicare il ius alla divisione della proprietà comune se questa equivaleva a manifesta assurdità per chi ogni cosa commisurava al suo piacere? Vero è che la scelta di aderire all’epicureismo, per il giureconsulto, è del tutto personale condizionata da ragioni di opportunità, come per il giovane Trebazio consigliere giuridico di Cesare epicureo.
Giurisprudenza e Epicureismo. (Nota su Cic., ‘ad fam.’ 7.12.1-2)
D'ORTA, Maurizio
1994
Abstract
Dell’incontro di C. Trebazio Testa con l’epicureismo si ha notizia da Cic. ad fam. 7.12.1. Il tipo di intessuto letterario rimanda a un privato antico tra Cicerone e Trebazio e l’oratore pone l’insuperabile antinomia: come può il giureconsulto essere epicureo? ambigue logiche avrebbero giustificato tale contestualità - < Sed quonam modo ius civile defendes, cum omnia tua causa facias, non civium? > - a costi alti e con conseguenze rovinose. Che ne sarebbe stato della formula fiduciaria < ut inter bonos bene agier oportet? >, e come si sarebbe potuto applicare il ius alla divisione della proprietà comune se questa equivaleva a manifesta assurdità per chi ogni cosa commisurava al suo piacere? Vero è che la scelta di aderire all’epicureismo, per il giureconsulto, è del tutto personale condizionata da ragioni di opportunità, come per il giovane Trebazio consigliere giuridico di Cesare epicureo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.