Il volume è dedicato al cinema, al teatro, alla fotografia, alle immagini e alle possibilità ermeneutiche, critico-riflessive, che l’Antropologia culturale può elaborare proprio a partire da tali forme visive intese come fenomeni legati ai contesti culturali in cui si producono, immersi nella temperie in cui si sostanziano e acquisiscono significato nella dialettica oggetto/soggetto, autore/spettatore, individuo/gruppo. A partire da questi temi, viene elaborato un approccio interpretativo dei fatti culturali di un contesto determinato, proiettato verso un modello audiovisivo di livello etnologico. Nel libro si discute di come documenti eterogenei, fonti orali e scritte, voci polifonicamente sovrapposte, fotografie, elementi diversi e comunque legati al contesto indagato, forniscono un senso ai fatti culturali mostrati attraverso immagini e suoni che scaturiscono dal dialogo critico e riflessivo tra due interpretazioni: quella elaborata dallo studioso e quella dei suoi informatori. Una proposta di etnologia audiovisiva che si colloca, nello spostamento del paradigma disciplinare tripartito di Lévi–Strauss sul piano della visione, tra l’etnografia visiva, con i suoi dati di “campo”, e l’antropologia visuale, con le sue riflessioni, le sue teorie e i suoi modelli di ampio respiro teorico. Tra teoria e metodologia della ricerca, il libro si configura anche come indagine su quel confine che unisce la produzione delle immagini alla loro fruizione performativa individuale e collettiva.
Il fotografo, il santo, due registi e tre film. Temi e riflessioni di etnologia audiovisiva
ESPOSITO, Vincenzo
2012-01-01
Abstract
Il volume è dedicato al cinema, al teatro, alla fotografia, alle immagini e alle possibilità ermeneutiche, critico-riflessive, che l’Antropologia culturale può elaborare proprio a partire da tali forme visive intese come fenomeni legati ai contesti culturali in cui si producono, immersi nella temperie in cui si sostanziano e acquisiscono significato nella dialettica oggetto/soggetto, autore/spettatore, individuo/gruppo. A partire da questi temi, viene elaborato un approccio interpretativo dei fatti culturali di un contesto determinato, proiettato verso un modello audiovisivo di livello etnologico. Nel libro si discute di come documenti eterogenei, fonti orali e scritte, voci polifonicamente sovrapposte, fotografie, elementi diversi e comunque legati al contesto indagato, forniscono un senso ai fatti culturali mostrati attraverso immagini e suoni che scaturiscono dal dialogo critico e riflessivo tra due interpretazioni: quella elaborata dallo studioso e quella dei suoi informatori. Una proposta di etnologia audiovisiva che si colloca, nello spostamento del paradigma disciplinare tripartito di Lévi–Strauss sul piano della visione, tra l’etnografia visiva, con i suoi dati di “campo”, e l’antropologia visuale, con le sue riflessioni, le sue teorie e i suoi modelli di ampio respiro teorico. Tra teoria e metodologia della ricerca, il libro si configura anche come indagine su quel confine che unisce la produzione delle immagini alla loro fruizione performativa individuale e collettiva.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.