Nella Francia del primo dopoguerra si consuma la figura del viaggio come metafora della formazione del soggetto. L’avventura verso l’ignoto riflette oramai, la coscienza del declino dei valori occidentali e lascia emergere una crisi del pensiero che pone una domanda sull’uomo e sul destino. Il viaggio esotico finisce per condurre alla metafisica. Le esperienze di Segalen, Malraux, e Nizan muovono dalla “morte di Dio” e dal “tempo della miseria”, e si fondano sulla ricerca incessante del “senso dell’essere. Esse rappresentano un viaggio intorno alla “terra dell’uomo”, che nasconde – disvela l’inatteso e l’imprevedibile

Viaggio e metafisica. Segalen, Malraux, Nizan

COCCO, Vincenzo
1996-01-01

Abstract

Nella Francia del primo dopoguerra si consuma la figura del viaggio come metafora della formazione del soggetto. L’avventura verso l’ignoto riflette oramai, la coscienza del declino dei valori occidentali e lascia emergere una crisi del pensiero che pone una domanda sull’uomo e sul destino. Il viaggio esotico finisce per condurre alla metafisica. Le esperienze di Segalen, Malraux, e Nizan muovono dalla “morte di Dio” e dal “tempo della miseria”, e si fondano sulla ricerca incessante del “senso dell’essere. Esse rappresentano un viaggio intorno alla “terra dell’uomo”, che nasconde – disvela l’inatteso e l’imprevedibile
1996
8881070553
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11386/3139279
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact