Nel corso degli anni Ottanta il critico e studioso Giuseppe Bartolucci battezza come “Nuova Spettacolarità” una generazione di artisti della sperimentazione teatrale italiana che trasferisce all’interno dello spazio teatrale gli elementi caratteristici dell’esperienza contemporanea della metropoli. Tale assunzione opera una sorta di ritribalizzazione degli elementi linguistici legati all’attualità combinandoli nei modi immediati dello spettacolo. L’attenzione si sposta in particolar modo verso gli strumenti tecnologici che la società utilizza in ogni campo e con i quali anche il teatro è costretto a confrontarsi. L’intensificazione percettiva prevista dalla Nuova Spettacolarità si esprime in diversa misura in alcune formazioni teatrali che, a fasi alterne e secondo differenti espressioni, assumono il linguaggio tecnologico come segno distintivo di alcune esperienze rappresentative. Il centro di ricerca multimediale Krypton, la compagnia teatrale di Giorgio Barberio Corsetti e Falso Movimento (nella sua ultima fase), testimoniano questa stagione del teatro di ricerca italiano. Il volume analizza spettacoli emblematici di tale tendenza sviluppatasi nel decennio degli anni Ottanta, prodotti artistici attraverso i quali le tre formazioni concretizzano il proprio iter creativo definendo un particolare modello estetico nell’incontro con i miti della propria epoca avvertita, in particolare, come età dell’elettronica.
La tecnologia nella sperimentazione teatrale degli anni Ottanta: tre esempi
SAPIENZA, Annamaria
1992-01-01
Abstract
Nel corso degli anni Ottanta il critico e studioso Giuseppe Bartolucci battezza come “Nuova Spettacolarità” una generazione di artisti della sperimentazione teatrale italiana che trasferisce all’interno dello spazio teatrale gli elementi caratteristici dell’esperienza contemporanea della metropoli. Tale assunzione opera una sorta di ritribalizzazione degli elementi linguistici legati all’attualità combinandoli nei modi immediati dello spettacolo. L’attenzione si sposta in particolar modo verso gli strumenti tecnologici che la società utilizza in ogni campo e con i quali anche il teatro è costretto a confrontarsi. L’intensificazione percettiva prevista dalla Nuova Spettacolarità si esprime in diversa misura in alcune formazioni teatrali che, a fasi alterne e secondo differenti espressioni, assumono il linguaggio tecnologico come segno distintivo di alcune esperienze rappresentative. Il centro di ricerca multimediale Krypton, la compagnia teatrale di Giorgio Barberio Corsetti e Falso Movimento (nella sua ultima fase), testimoniano questa stagione del teatro di ricerca italiano. Il volume analizza spettacoli emblematici di tale tendenza sviluppatasi nel decennio degli anni Ottanta, prodotti artistici attraverso i quali le tre formazioni concretizzano il proprio iter creativo definendo un particolare modello estetico nell’incontro con i miti della propria epoca avvertita, in particolare, come età dell’elettronica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.