La chirurgia refrattiva è l’insieme delle tecniche chirurgiche usate per correggere, intervenendo sulla cornea o sul cristallino, i vizi refrattivi dovuti ad un difetto di focalizzazione delle immagini sulla retina. Tali difetti sono la miopia, l’ipermetropia e l’astigmatismo, e vengono complessivamente definiti ametropie. I trattamenti effettuati sulla cornea prevedono l’utilizzo di un laser che modifica la curvatura corneale affinché i raggi luminosi provenienti dall’esterno vengano focalizzati sulla retina e non in punti localizzati più avanti o più indietro come avviene nella miopia e nell’ipermetropia. La possibilità di correggere le ametropie intervenendo sul cristallino prevede la sostituzione della lente naturale con una lente la cui gradazione tiene conto del difetto refrattivo. Esiste inoltre una tecnica chirurgica di correzione delle ametropie che prevede l’inserimento di una lente graduata in camera anteriore. Le ultime due tecniche, prevedendo un atto chirurgico invasivo e non scevro da complicanze, vengono quasi sempre riservate ai casi in cui vi sia l’impossibilità di effettuare la chirurgia refrattiva con laser ad eccimeri (difetti refrattivi molto elevati, basso spessore corneale, distrofie corneali ereditarie che non consentano il trattamento foto ablativo). Il trattamento chirurgico delle ametropie dell’adulto è ormai una realtà consolidata; sempre più spesso agli oftalmologi, ma anche ai pediatri, viene chiesto se la chirurgia refrattiva possa essere consigliata su pazienti in età pediatrica e adolescenziale. L’obiettivo della presente revisione bibliografica è evidenziare i traguardi raggiunti dalla chirurgia refrattiva in età pediatrica.

Stato della chirurgia refrattiva in età pediatrica.

MAGLI, Adriano;
2012-01-01

Abstract

La chirurgia refrattiva è l’insieme delle tecniche chirurgiche usate per correggere, intervenendo sulla cornea o sul cristallino, i vizi refrattivi dovuti ad un difetto di focalizzazione delle immagini sulla retina. Tali difetti sono la miopia, l’ipermetropia e l’astigmatismo, e vengono complessivamente definiti ametropie. I trattamenti effettuati sulla cornea prevedono l’utilizzo di un laser che modifica la curvatura corneale affinché i raggi luminosi provenienti dall’esterno vengano focalizzati sulla retina e non in punti localizzati più avanti o più indietro come avviene nella miopia e nell’ipermetropia. La possibilità di correggere le ametropie intervenendo sul cristallino prevede la sostituzione della lente naturale con una lente la cui gradazione tiene conto del difetto refrattivo. Esiste inoltre una tecnica chirurgica di correzione delle ametropie che prevede l’inserimento di una lente graduata in camera anteriore. Le ultime due tecniche, prevedendo un atto chirurgico invasivo e non scevro da complicanze, vengono quasi sempre riservate ai casi in cui vi sia l’impossibilità di effettuare la chirurgia refrattiva con laser ad eccimeri (difetti refrattivi molto elevati, basso spessore corneale, distrofie corneali ereditarie che non consentano il trattamento foto ablativo). Il trattamento chirurgico delle ametropie dell’adulto è ormai una realtà consolidata; sempre più spesso agli oftalmologi, ma anche ai pediatri, viene chiesto se la chirurgia refrattiva possa essere consigliata su pazienti in età pediatrica e adolescenziale. L’obiettivo della presente revisione bibliografica è evidenziare i traguardi raggiunti dalla chirurgia refrattiva in età pediatrica.
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