L'attuale stato della giustizia penale evidenzia plurimi segnali di allarme che non si esauriscono nella notoria difficoltà di assicurare la conclusione del processo entro una «durata ragionevole» - con il conseguente pericolo di ulteriori condanne dello Stato dinanzi alla Corte europea dei diritti dell'uomo – ma riguardano anche un deficit di diritti originato da prassi giurisprudenziali. In tale contesto, una particolare attenzione va riconosciuta agli effetti distorsivi provocati dal circuito mediatico-giudiziario, relativi, tra gli altri, alla pubblicazione di atti coperti dal segreto e alle interferenze nella valutazione giudiziale. L'emergenza causata dall'evidenziato stato di crisi va affrontata con l'indispensabile contributo del mondo accademico, al quale spetta riaffermare un ruolo centrale e di guida.
Crisi della giustizia penale e contributo del giurista
KALB, Luigi
2012-01-01
Abstract
L'attuale stato della giustizia penale evidenzia plurimi segnali di allarme che non si esauriscono nella notoria difficoltà di assicurare la conclusione del processo entro una «durata ragionevole» - con il conseguente pericolo di ulteriori condanne dello Stato dinanzi alla Corte europea dei diritti dell'uomo – ma riguardano anche un deficit di diritti originato da prassi giurisprudenziali. In tale contesto, una particolare attenzione va riconosciuta agli effetti distorsivi provocati dal circuito mediatico-giudiziario, relativi, tra gli altri, alla pubblicazione di atti coperti dal segreto e alle interferenze nella valutazione giudiziale. L'emergenza causata dall'evidenziato stato di crisi va affrontata con l'indispensabile contributo del mondo accademico, al quale spetta riaffermare un ruolo centrale e di guida.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.