L'attuale stato della giustizia penale evidenzia plurimi segnali di allarme che non si esauriscono nella notoria difficoltà di assicurare la conclusione del processo entro una «durata ragionevole» - con il conseguente pericolo di ulteriori condanne dello Stato dinanzi alla Corte europea dei diritti dell'uomo – ma riguardano anche un deficit di diritti originato da prassi giurisprudenziali. In tale contesto, una particolare attenzione va riconosciuta agli effetti distorsivi provocati dal circuito mediatico-giudiziario, relativi, tra gli altri, alla pubblicazione di atti coperti dal segreto e alle interferenze nella valutazione giudiziale. L'emergenza causata dall'evidenziato stato di crisi va affrontata con l'indispensabile contributo del mondo accademico, al quale spetta riaffermare un ruolo centrale e di guida.
Crisi della giustizia penale e contributo del giurista
KALB, Luigi
2012
Abstract
L'attuale stato della giustizia penale evidenzia plurimi segnali di allarme che non si esauriscono nella notoria difficoltà di assicurare la conclusione del processo entro una «durata ragionevole» - con il conseguente pericolo di ulteriori condanne dello Stato dinanzi alla Corte europea dei diritti dell'uomo – ma riguardano anche un deficit di diritti originato da prassi giurisprudenziali. In tale contesto, una particolare attenzione va riconosciuta agli effetti distorsivi provocati dal circuito mediatico-giudiziario, relativi, tra gli altri, alla pubblicazione di atti coperti dal segreto e alle interferenze nella valutazione giudiziale. L'emergenza causata dall'evidenziato stato di crisi va affrontata con l'indispensabile contributo del mondo accademico, al quale spetta riaffermare un ruolo centrale e di guida.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.