L’interazione tra associazioni e mercato ha indotto a rinvenire nei modelli organizzativi commerciali soluzioni mutuabili per le organizzazioni senza scopo di lucro. Tale orientamento è supportato dalla convinzione che quest’ultime rappresentano una valida alternativa agli enti del Libro V del codice civile per l’esercizio dell’impresa. Le soluzioni offerte in materia non sempre paiono adeguate e coerenti, sollecitando una ristrutturazione del settore. Prima di invocare ulteriori riforme è necessaria, tuttavia, un’attenta riflessione sui fenomeni associativi. A tal riguardo, s’impone una (ri)definizione delle questioni che attengono alla qualificazione di detti fenomeni; ciò seguendo un percorso ricostruttivo che si avvalga di una diversa chiave di lettura: la partecipazione all’attività. La specificazione della posizione dell’individuo e del patrimonio all’interno dell’organizzazione collettiva permette di saggiare i limiti funzionali dello statuto normativo degli enti del Libro I del codice civile con riferimento all’esercizio dell’attività economica. La natura della partecipazione contraddistingue ontologicamente i rapporti associativi e rileva nella selezione del modello organizzativo adeguato a un’efficiente gestione imprenditoriale. Il ricorso a siffatto criterio svela i punti deboli di un dibattito tutt’altro che sopito in tema di associazioni e impresa.
Partecipazione e attività. Contributo allo studio delle associazioni
D'AMBROSIO, Marcello
2012-01-01
Abstract
L’interazione tra associazioni e mercato ha indotto a rinvenire nei modelli organizzativi commerciali soluzioni mutuabili per le organizzazioni senza scopo di lucro. Tale orientamento è supportato dalla convinzione che quest’ultime rappresentano una valida alternativa agli enti del Libro V del codice civile per l’esercizio dell’impresa. Le soluzioni offerte in materia non sempre paiono adeguate e coerenti, sollecitando una ristrutturazione del settore. Prima di invocare ulteriori riforme è necessaria, tuttavia, un’attenta riflessione sui fenomeni associativi. A tal riguardo, s’impone una (ri)definizione delle questioni che attengono alla qualificazione di detti fenomeni; ciò seguendo un percorso ricostruttivo che si avvalga di una diversa chiave di lettura: la partecipazione all’attività. La specificazione della posizione dell’individuo e del patrimonio all’interno dell’organizzazione collettiva permette di saggiare i limiti funzionali dello statuto normativo degli enti del Libro I del codice civile con riferimento all’esercizio dell’attività economica. La natura della partecipazione contraddistingue ontologicamente i rapporti associativi e rileva nella selezione del modello organizzativo adeguato a un’efficiente gestione imprenditoriale. Il ricorso a siffatto criterio svela i punti deboli di un dibattito tutt’altro che sopito in tema di associazioni e impresa.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.